Ora il dubbio sembra essere stato svelato da lui stesso, a tutti coloro che in questo periodo si sono chiesti se fosse un estremista liberal, come affermavano i suoi avversari conservatori durante la campagna elettorale, oppure è un moderato clintoniano che, una volta eletto, avrebbe scelto la third way del buon senso.
Ci è voluto il primo discorso di fronte al Congresso – quella sorta di State of the Union che si è celebrato martedì – per risolvere questo inquietante mistero.
Ora è ufficiale: Barack H. Obama è un estremista liberal, soprattutto in economia.
Jennifer Rubin, commentatrice non democratica del magazine Commentary, su Pajamas Media titola "Obama si toglie la maschera" ( Obama Removes the Mask ).
Secondo la Rubin, questo outing del presidente risolve anche un problema di identità per i repubblicani: "Liberatevi dei social conservatives, suggeriva qualcuno. Sbarazzatevi dei big-government moderates diceva qualcun altro. E gli opinionisti discutevano sulla necessità che il partito tornasse alle proprie origini o sull’eventualità di ripartire da zero. Adesso, invece, è diventato tutto perfettamente chiaro. Bisogna difendere il libero mercato e opporsi alla gigantesca espansione del governo federale immaginata al presidente. Non c’è modo di aggirare la questione. Il partito d’opposizione deve opporsi".
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