..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 25 maggio 2009

UN CURRICULUM ATIPICO

Vasco e il lavoro, un binomio solo apparentemente anomalo, come si evince dal suo "curriculum atipico". Ma poi il nesso si è materializzato, e alla grande, davanti alla platea del concerto del Primo maggio, i ragazzi in Piazza San Giovanni e quella ben più ampia dei 5,5 milioni di telespettatori a casa.
"Non vedo un bel clima in giro. La crisi economica e, soprattutto, la difficoltà per molti di arrivare a fine mese. Ma anche le conquiste di libertà e convivenza civili, faticosamente raggiunte negli ultimi decenni, sono rimesse in discussione, addirittura a rischio di annullamento. Non tira una bella aria e non è certo il mondo che vorrei." Vasco Rossi aveva annunciato la sua presenza al concerto del, organizzato come ogni anno da Cgill- Cils e Uil, con una lettera ai giornali in cui ne spiegava le motivazioni. Dando il via, anche, con una donazione di 100.000 euro, alla raccolta fondi per l'assegnazione di borse di studio destinate agli orfani dei morti sul lavoro. Ma alle domande ha preferito rispondere con calma, qualche giorno dopo il concerto, ponderando le parole e scrivendo le risposte di suo pugno. Eccole.
Quanti lavori ha fatto prima di diventare Vasco?
Mi sono sempre dato da fare. Mentre ancora studiavo alle superiori e poi all'università, durante l'estate mi davo da fare. Ho fatto molti lavori stagionali. L'aiuto fornaio, il raccoglitore di ciliegie, il sorvegliante notturno, il manovale, il facchino, il supplente, ho montato anche mobili per un mobilificio.
Il lavoro più gratificante e il più avvilente
Quello più avvilente fu lavorare tre mesi come garzone per dei pigri geometri catastali. Quello più gratificante il dj.
E' stato supplente di applicazioni tecniche alla scuola media di Zocca, le piaceva insegnare?
Mi piaceva molto ma non riuscivo a tenere a freno gli adolescenti. Insegnare è una "missione" cui bisogna essere portati.
Si era iscritto prima ad Economia e commercio e poi a Pedagogia. Quando ha lasciato le mancavano otto esami; che lavoro pensava di fare, a quel tempo, se le fosse andata male nella musica?
Il dj o il vj. Ma avrei fatto anche il camionista.
A quanti anni è riuscito a mantenersi da solo?
Fin dai tempi del liceo non volevo pesare troppo sull'economia famigliare per cui accettavo tutti i lavori possibili e immaginabili per mantenere la mia indipendenza economica, che ho raggiunto in maniera totale a 23 anni quando lavoravo come deejay.
Il primo cachet
Nel primo locale di Sorbolo, non ricordo bene, ma allo "Snoopy's Dream" di Modena lavoravo tutte le sere per 900 mila lire al mese.
Titolo di studio
Diploma di ragioniere conseguito a Bologna nel 1972
Laurea honoris causa in "Scienze della comunicazione" allo IULM di Milano, 2005
Lingue straniere conosciute
Conosco un po' il francese e un po' l'inglese… ma dovrei applicarmi di più!
Sulla carta di identità alla voce professione c'è scritto
Artista
La parola "lavoro" cosa le fa venire in mente?
Sudore

Nessun commento: