..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 22 novembre 2009

CALCIOPOLI: UDIENZA DEL 20 NOVEMBRE

Narducci: «Lei ha fatto riferimento alla questione relativa al Lecce e di Moroni, si ricorda chi era?».
Zeman: «Un vice presidente o una cosa simile».
Narducci: «E dunque?».
Zeman: «Quando sono stato assunto nel mercato dei giocatori – non lo so se si dice mercato -dice che è stato avvicinato da Giraudo e l’ha rimproverato perché ha preso me..anche questo dovrebbe essere da qualche parte..mi ha detto che ha fatto dichiarazione».
Narducci: «Ma per quanto riguarda lei, per quanto risulta a lei..».
Zeman: «Perché Moroni l’ha detto a me altrimenti non lo sapevo».
Narducci: «A quale circostanza particolare fece riferimento?».
Zeman: «Non era particolare.. forse eravamo a tavola».
Narducci: «No..quella in cui a Moroni sarebbero state dette alcune cose..».
Zeman: «Al mercato d’estate dei giocatori».
Narducci: «Chi ha avvicinato Moroni?».
Zeman: «Io non c’ero, ricordo che mi parlava di Giraudo, o meglio della Juventus...per me la Juventus era rappresentata da Moggi e Giraudo».
***
“Il microfono all’avvocato Catalanotti ”…
«Signor Zeman, lei prima ha parlato della partita Perugia-Napoli, ha parlato di un rigore inesistente. Chi arbitrava quella partita?»
Zeman: «Non me lo ricordo, sarà negli almanacchi…»
Catalanoti: «Però al pubblico ministero ha detto chi arbitrava. Glielo ricordo io: Messina».
Zeman: «Può essere».
Catalanotti: «Va bene, non ho altre domande».
***
Mungiello: «Perché lei attribuisce il suo esonero al signor Luciano Moggi?»
Zeman: «Perché lo ha dichiarato il signor Ferlaino, che era presidente e che sicuramente era più vicino alla realtà.»
Mungiello: «Quindi “de relato” lo ha sentito
Zeman: «No, l’ho letto sul giornale…»
Mungiello: «Ah ecco! E si ricordo chi era presidente del Napoli a quell’epoca?»
Zeman: «Ferlaino-Corbelli».
Mungiello: «Avevano la società a metà, ma chi era presidente effettivo del Napoli?»
Zeman: «Ferlaino-Corbelli». Di nuovo…
Mungiello: «No, era il signor Corbelli, signor Zeman».
***
De Vita: «In relazione alla partita Parma – Lecce (era Lecce-Parma, ndr) Lei si dette una spiegazione in ordine al motivo per il quale i giocatori del Lecce ad un certo punto mollarono e iniziarono a giocare più blandamente?»
Zeman: «Io penso che in tutte le partite si parla in campo. Io continuo a dire che in quel momento il Lecce in quel momento era salvo e il Parma si doveva salvare. Secondo me, ma non ho prove, qualcuno del Parma ha pregato i miei giocatori di desistere».
***
Prioreschi: «Lei ha affermato che c’era un’attività di boicottaggio della Juventus nei suoi confronti e come esempi ha portato il suo mancato ingaggio con il Bologna. Sulla base di quali circostanze e fatti precisi ha potuto fare questa affermazione?»
Zeman: «Su dichiarazioni del presidente Gazzoni. Anche se le ha fatte dopo. Lui mi ha chiamato per incontrarci e poi non ci siamo più incontrati. Qualche tempo dopo ha spiegato il motivo».
Prioreschi: «Allora io le contesto, il 19 maggio del 2006 lei al pm dice: “per alcuni versi questa è stata la mia precisa sensazione in diverse occasioni come ad esempio allorché il Bologna subito dopo la retrocessione mi contattò nella persona di Gazzoni Frascara, e ciò in verità anche prima dello spareggio col Parma, prospettandomi la possibilità di divenire allenatore della stagione successiva”. Quindi è una sua sensazione che il Bologna poi non l’ha presa perché vi sarebbe stata la longa manus della Juventus»
Zeman: «La mia sensazione è, che a parte che mi hanno chiamato sei/sette squadre di serie A che poi non si è fatto niente, e anche lì per arrivare in non ci vado a studiare però piano piano escono… Visto che il presidente Gazzoni poi ha dichiarato perché non mi ha preso».
Prioreschi: «Lei qua dice che è una sua sensazione, quello che dice il presidente Gazzoni non lo dice».
Casoria: «Lei dovrebbe spigare questa sua sensazione su che cosa è fondata?»
Zeman: «E’ fondata su Gazzoni ha dichiarato: “Volevo prendere Zeman, Moggi me lo ha vietato”»
Casoria: «Ma allora non è una sensazione!»
Prioreschi: «io le contesto che questo il 19 maggio non lo ha detto al pubblico ministero». E forse (ma potremmo togliere la forma dubitativa) l’intervista a cui fa riferimento Zeman è successiva al suo interrogatorio del maggio 2006.
Infatti Zeman: «Forse ancora non lo ha detto in quel periodo, lo ha detto dopo».
Prioreschi: «E lei come fa? Ha qualità di veggente?»
Zeman: «Non sono veggente, ma so le cose della mia vita».
***
Zeman: «Dopo la partita la Sanipoli ha fatto un’intervista a qualche capo-tifoso, sempre vicino a qualcuno, il signor Moggi. Ha cercato di sentire la loro contestazione verso la mia presenza sulla panchina del Napoli. Da quello ho desunto…»
Prioreschi: «Cioè ha fatto un favore a Moggi con quell’intervista?»
Zeman: «Sì. Da come ho desunto io. Poi Sanipoli ha detto qualcosa di più, lei ha fatto qualche intervista su qualche radio romana…».
Casoria: «E che ha detto?»
Zeman: «Che voleva essere qua per dire qualcosa…»
Prioreschi: «Ma lasci stare, la “signora” è già stata presente qua.»
Zeman: «E allora lasciamo stare…»
Casoria: «No Zeman, lei è qua per rispondere alle domande! Può essere imputato di falsa testimonianza il testimone reticente».
***





P.M. Narducci: «Poi c’era il direttore della testata. Può evidenziare fatti dimostrativi del rapporto tra Scardina e Moggi. Fatti dimostrativi delle influenze esercitate da Moggi all’interno dell’esercizio pubblico televisivo?».

Varriale: «Posso dire che nella mia trasmissione, per un certo tempo, abbiamo avuto una sorta di embargo da parte della Juventus (Moggi faceva l’embargo spazialeeeee). Nel senso che Stadio Sprint, una trasmissione che ancor oggi conduco, che si basa sull’intervento a caldo dei protagonisti dopo la partita. C’è un contratto che lega la RAI alla Lega calcio e c’è un obbligo per quanto riguarda i tesserati, almeno 1 per squadra, di venire al nostro microfono salvo eccezioni rare come il silenzio stampa. Che però non può essere protratto oltre un certo tempo (la da lui l’autorizzazione a fare il silenzio stampa alle squadre e ne indica anche la durata. Un pelo supponente no?) altrimenti ci sono delle sanzioni contrattuali. Io ho avuto di subire (non sa l’italiano, ma quale giornalista daiiii, un analfabeta) questo embargo da parte della Juve. Che era particolarmente nocivo per la trasmissione perché, convengono tutti, le indicazioni di rilevanza e di interesse che la Juventus suscitava e continua a suscitare (alla faccia di quelli come lui) perché quella con il maggior numero di tifosi in Italia. Ho cercato di far presente queste cose e per esempio non ho avuto una grandissima rispondenza (un lessico da nobel ..per la chimica). Io quando loro non venivano andavo da Scardina e ai livelli superiori e poi ho fatto domande anche in Comitato di redazione della testata ma non abbiamo (si passa al plurale maiestatis, lui e la manipoli) mai avuto il riscontro rispetto a questa situazione che poteva essere, prendere provvedimenti nei confronti della Juventus che non veniva alle nostre trasmissioni. Se poi mi chiede le cose che ho potuto leggere come giornalista e poi come persona che si è informata (insomma se volete che cavalco il “sentimento popolare” antiJuventino, sono qui per questo…) e che ha visto nelle intercettazioni, certo, posso dire che c’era un certo tipo di influenza».


Tribunale di Napoli - Udienza del 20 novembre 2009. Controesame Varriale
Avvocato Prioreschi - le sono state fatte sentire delle intercettazioni?
Varriale - mi pare (gli pare) di sì, una (una?) mi pare (continua a parergli) che mi è stata fatta sentire sì!
Avvocato Prioreschi - le sono state riferite dichiarazioni testimoniali o altro?
Varriale - no, questo no (come no? non gli pare?)
Avvocato Prioreschi - La seconda volta si presenta spontaneamente o viene chiamato?
Varriale - Mi sono presentato spontaneamente perché dopo questa vicenda, dopo le vicende che avevano avuto il corso ricostruito dal verbale che c'è lì, ho subito a mio parere una discriminazione professionale grave perché ero stato escluso dall'allora direttore Maffei dalla nazionale che seguivo da 15 anni e per il primo anno dopo 6 (!) anni non conducevo trasmissioni pur essendoci una programmazione di trasmissioni più ampia rispetto all'anno prima, perché la Rai aveva anche i diritti della Champions Legue. E questa cosa mi aveva indotto a pensare che poteva essere legata a certe cose che erano avvenute, era un' ipotesi.

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