Quasi come se fosse una nuova fragranza o un cioccolatino dedicato ai tifosi, quello de l'uomo “che sa di calcio” sta diventando un ritornello un po' ripetitivo per tutti noi juventini.
Ma cos'è questo uomo che deve conoscere il calcio? La risposta è più complessa di quanto questa espressione ormai vuota, questa frase fatta, questo slogan, dia l'impressione di essere.
Ferrara il calcio lo conosce, come lo conoscono i calciatori, i preparatori, i magazzinieri, anche i raccatta palle. E non è una provocazione fine a se stessa, Marino, per esempio, era un raccatta palle. Questo non significa che basti prendere uno di loro e piazzarlo nella dirigenza per far andare tutto liscio. Lo stesso John Elkann ascolta i consigli dati da uomini che il calcio lo conoscono bene. Dal 2006 è in costante contatto con Michel Platini, un consigliere non troppo occulto che il calcio lo conosce così bene da essere diventato presidente del UEFA. Un consigliere così tanto ascoltato che, dopo il suo rimprovero per quel famoso ricorso al TAR, la società decise di ritirarlo. Altra persona vicina sia a Jaki che a Blanc è Marcello Lippi, sfido chiunque a dire che non sappia nulla di calcio. Fatto sta che con i suoi consigli (nonché per fare un favore alla sua nazionale) abbiamo raccattato gente che non è stata capace di far fare alla squadra, non dico un salto di qualità, ma per lo meno un passo in avanti rispetto allo scorso anno. I fatti, i numeri, ci dicono che siamo peggiorati. Quindi abbiamo due conoscitori di calcio che: uno ha consigliato di far fare alla Juve la serie B, l'altro ci ha danneggiati rispetto all'anno passato, facendola diventare quella che quest'estate chiamai, non tra gli applausi, “Juverciano”.
Serve un DG? Benissimo, fuori i nomi!
Marotta, partite a ramino a parte, cos'ha vinto nella sua esperienza? Anche solo esaminando quella alla Sampdoria, in cui ha pieni poteri (DG ed AD), cos'ha portato? Si diceva che fosse stato lui l'artefice del comportamento più posato di Cassano, ora vediamo che - partito Mazzarri - Cassano si è perso di nuovo, meno di una settimana fa ha pure mandato all'altro paese i tifosi che si limitavano a chiamarlo ed incitarlo in allenamento.
Corvino, cos'ha vinto? Andate a vedere quanto ha speso la Fiorentina sul mercato negli ultimi anni. Guardate quanti giovani di belle speranze sono stati letteralmente bruciati. Chiedete ad Oliviero Beha cosa ne pensa della gestione viola. Corvino è bravo si, ma solo a liquidare (noi ne sappiamo qualcosa).
Marino: dopo lo scudetto con il Napoli di Maradona non ne ha portato a casa altri. Otto anni ad Udine, torna al Napoli, spende molto e non c'è più nessun Maradona per goderne della luce riflessa. Quest'anno ha speso oltre 27 milioni di euro (ricordate che parliamo del Napoli) per i soli Cigarini e Quagliarella, gente che al Napoli non serviva, per poi ricevere il benservito da De Laurentiis.
Vorreste davvero questa gente alla nostra Juventus?
È vero, Marotta ha preso Cassano e Marino ha preso Hamsik, pure Secco ha preso Sissoko, come la mettiamo? Lo facciamo DG?
La Juventus ha bisogno di una persona che sappia trattare con questo ambiente e con tutto ciò di cui questo ambiente si nutre ed a cui da' nutrimento, media compresi. Ruolo che, non per niente, nelle società viene spesso diviso tra più persone e cosa ben diversa dal semplice “saperne di calcio”. L'unico che riusciva ad accollarsi tutto il peso ed a districarsi era Moggi, vedete un altro Luciano Moggi in giro? Avete in mente una persona capace di individuarne uno? Visto che non ce n'è, forse un suo uomo fidato, magari non una delle tante figure che gli ruotano attorno per rubarne favori e contatti, potrebbe essere la persona ideale, perché avrebbe in lui un utile consigliere/tutore durante lo svolgimento del suo compito.
Individuata questa persona, mi viene da porvi un'ulteriore domanda: voi credete che la Juventus, senza Bettega e Giraudo, avrebbe vinto così tanto in 12 anni? Si torna punto e daccapo. L' “uomo di calcio” si rivela essere davvero una sorta di cioccolatino per i tifosi. Un parafulmine che attirerebbe tutte le sconfitte, tutte le delusioni, tutto quanto è responsabilità di Blanc e John Elkann.
John Elkann è quello che ha portato la Juventus ai livelli attuali, chi non ha mosso un dito per evitarle la retrocessione (anzi!). Volete che sia ancora lui a tirare le redini? Pensate che non importi? I fatti, la storia degli ultimi 3 anni e mezzo, dimostrano l'esatto contrario. Quanto impiegherebbe a rinnegare nuovamente la Juventus un “uomo” che ha liquidato persino la madre e che continua a ripeterci che questa Juve sarebbe piaciuta all'Avvocato? Voi ve le immaginate le facce che farebbero Gianni e Umberto vedendo com'è stata gestita la Juventus in queste quattro stagioni?
Blanc è uno che ha lasciato un segno così indelebile in Francia da non avere una citazione sulla Wikipedia francese fino all'ottobre di quest'anno. Uno che non vuole avere nulla a che fare con la “gente coinvolta in cose brutte”, quando si tratta di difendere la Juventus, ma che testimonia nel processo al suo ex capo Christian Bîmes (poi condannato) nel silenzio generale dei media italiani. È divenuta convinzione comune che “però è bravo come amministratore”, grazie al lavoro di quegli stessi media e di quanti si sono già trovati spiazzati dall'eliminazione di Montali e Cobolli, per cui mandare via anche Blanc significherebbe non aver più abbastanza saliva per una nuova dirigenza al completo. I bei bilanci della Juve non sono semplicemente il frutto dell'ottima gestione precedente, ma il prodotto di un grosso aumento di capitale (grazie alle tasche dei piccoli azionisti) oltre che delle plusvalenze generate non dai suoi acquisti ma da quelli della Triade.
Ecco perché ciò che preoccupa - chi ha come obiettivo quello di difendere la Juventus piuttosto che di compiacere la dirigenza - è il futuro che Blanc non è in grado di garantire, ecco perché mai ci siamo congratulati con lui o abbiamo ringraziato dirigenti, ecco perché dal 2006 ad oggi non siamo mai arretrati di un millimetro. La sua attuale gestione economica è stata salvata dal citato aumento di capitale e dalle citate plusvalenze sugli acquisti degli altri, domani cosa farà Blanc? Venduti Marchisio e Chiellini, con chi genererà le plusvalenze? Con Melo? Tiago? Poulsen? Almiron? Amauri? Con i naming rights svenduti al 50% in meno rispetto agli accordi che stava portando avanti Giraudo? Sicuramente non dalla rendita generata dagli affitti dei terreni commerciali, disgraziatamente ceduti al volo per fare cassa.
Se si vuole salvare questa dirigenza l'unica cosa che manca è il parafulmine. Possiamo chiamarlo uomo di calcio, grande ex, dirigente esperto, è e resterà un parafulmine.
Ma salvare la Juve, ridargli quella dignità e quella forza che oggi abbiamo completamente perso di vista, è tutto un altro discorso signori miei...
Nessun commento:
Posta un commento