..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 14 gennaio 2010

LO SMEMORATO

Che Marco Travaglio faccia parlare di se anche quando non sarebbe il caso è cosa oramai risaputa, se poi la tematica è il calcio, ed in particolare Calciopoli, allora il tutto diventa irrimediabilmente comico.
Altresì grottesco quando si patenta come uno dei primi che, attraverso le colonne di Repubblica (capirai), denunciò quello che divenne il più grande scandalo del calcio italiano. Fantastico quando attraverso le colonne di "ForzaRoma.Info", dichiara quanto segue: «Da juventino avrei voluto vedere la Juventus in serie C. Il processo di primo grado di Calciopoli avrebbe potuto costituire un momento cardine, fondamentale, per l’intero sistema calcio, malato e avvelenato da personaggi di dubbio gusto, dai furbetti del quartierino e da gente come Moggi. Poi ci fu quell’incredibile e vergognoso condono che fece diventare tutto una farsa. Ma non lo fecero per salvare la Juve, non ci cascate. I bianconeri erano in quel momento il capro espiatorio, un fuscello nelle mani di chi avrebbe dovuto imprimere la pena severa e simbolica. Quell’assurdo “condono” fu fatto per salvare il Milan: Berlusconi e Galliani si misero di traverso con tutte le loro forze per scongiurare la B e, soprattutto, per fare in modo di ritrovarsi anche nelle coppe europee. Fu uno scandalo nello scandalo».
Tragicomica la parte in cui dichiara che salvarono la Juventus, e menomale che c'è Lui ad avvertire Noi come andarono le cose.
Fenomenale anche la recensione di Pier Paolo Mocci (il Romanista), che descrive il Travaglio come uno da primo della classe, del classico "so tutto io", ma che in fondo rappresenta quella categoria di giornalisti che cercano di non allinearsi con il potere.
Un consiglio: quando vorrete parlare di Calciopoli, e con persone che mai si sono allineate al potere, rivolgetevi a Noi di GiùleManidallaJuve, scoprirete un mondo completamente diverso da quello che vi hanno raccontato i Travaglio e quelli come lui.

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