"Play the Arsenal way" è il motto del nuovo progetto Arsenal ("Arsenal Soccer School"), che si pone come obiettivo quello di costruire una scuola calcio...mondiale. La società londinese sbarca anche in Italia, più precisamente a Milano: sorgerà a Cornaredo il nuovo centro sportivo dei Gunners.
Arturo Lupoli, Vito Mannone, Giuseppe Rossi e Fabio Borini: due all'Arsenal anche se Arturo ora gioca nell'Ascoli, uno al Manchester United e ora al Villarreal, e l'ultimo che sta crescendo sotto l'ala protettiva di Carlo Ancelotti. I quattro giocatori citati sono solo alcuni degli esempi di una pratica sempre più diffusa in Inghilterra: quella di "sottrarre" all'Italia (e non solo) i migliori calciatori emergenti.
L'Arsenal, la società meno inglese della Premier League considerando la provenienza dei calciatori della formazione di Wenger, ha scelto Cornaredo, paesino della provincia di Milano, come sede per il progetto italiano all'interno del suo "Arsenal Soccer School". E' l'iniziativa che ha portato i Gunners a creare, attraverso idee simili a quelle con cui sta sorgendo alle porte del capoluogo lombardo il nuovo centro sportivo della società inglese, scuole calcio in tutto il mondo: già 20 i Paesi coinvolti e oltre 25mila piccoli giovani aspiranti calciatori.
"Abbiamo logiche diverse dalle altre squadre della Premier League. I Gunners sono inglesi giusto perché giocano all'Emirates Stadium di Londra. Ma la nostra è una combinazione di culture e scuole calcistiche differenti. È questa la nostra forza". Sono le parole di Paul Shipwright, il direttore del progetto "Arsenal Soccer School" che spera di crescere talenti purissimi oltre che in Inghilterra anche in giro per il Mondo. Il centro sportivo di Cornaredo che ospiterà l'Arsenal, dove per un'ora al giorno e per tutti i giorni si farà lezione di inglese, si chiama "La Biglia": sarà la sede dove crescere i nuovi Gunners e portarli, a tempo debito, in Premier League. Nell'ultima settimana, a partire da lunedì 8 febbraio giusto per avere un riferimento temporale, sono anche iniziati i colloqui volti a individuare i tecnici più indicati per fare parte del progetto. La scelta poi sarà dei bambini, o meglio delle famiglie dei bambini, che già a sei anni potranno scegliere se far sposare al proprio figlio la causa straniera o abbracciare la Patria che ha dato loro i natali.
Insomma, per farla breve: se prima l'Arsenal si preoccupava di "rubare" i giovani talenti a 15-16 anni, ora i potenziali fuoriclasse preferisce costruirseli in casa.
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