Leggere il risultato nudo e crudo al termine del big-match andato in scena all'Emirates Stadium fa tornare indietro il tempo a quel 29 novembre 2009, quando il Chelsea di Drogba aveva letteralmente schiantato i Gunners con un secco 0-3.
Ma ieri pomeriggio, risultato escluso, non è andata proprio così.
Ha vinto lo United è vero, ma l'Arsenal di Fabregas e compagni è uscito dal campo a testa alta.
Spesso, e sopratutto nelle gare di cartello, la differenza la fanno gli episodi, e quest'ultimi ieri pomeriggio sono stati favorevoli in maniera decisiva per i "red devils".
Consapevole che con i "se" ed i "ma" non si vincono le partite, nel magnifico teatro dell'Emirates l'Arsenal ha subito una sconfitta figlia di un grossolano errore di Almunia e di due contropiedi che hanno esaltato l'incredibile momento di forma che sta attraversando un sempre più convincente e decisivo Wayne Rooney.
I Gunners erano partiti bene, con un Arshavin ispirato e con la solita manovra avvolgente che stava gettando le basi per un risultato positivo. Nemmeno due minuti di gioco ed il russo "numero 23" scagliava verso la porta di Van Der Saar un destro a girare che usciva a lato di poco. Il ritmo di gioco aumentava e anche lo United si rendeva pericoloso su calcio piazzato: corner di Nani e pericolo sventato in area da Fabregas. L'Arsenal a fare la partita, lo United a cercare la giusta ripartenza. Al quarto d'ora ancora Arshavin ad andare vicinissimo al vantaggio: progressione centrale di Fabregas e pallone per il russo che sfidava Brown all'uno contro uno; ingresso in area, dribbling a rientrare sul destro ed ennesimo tiro a girare: pallone che lambisce il palo alla sinistra di Van Der Saar.
Ancora Arsenal cinque minuti dopo. Fabregas riparte spaccando in due il centrocampo, ancora palla ad Arshavin al limite dell'area, il tiro sconclusionato finisce sui piedi del capitano che non trova la giusta coordinazione per portare in vantaggio i gunners.
L'Arsenal sta crescendo, mentre lo United sembra avere più di una difficoltà ad arginare il gioco espresso dagli uomini di Wenger. Nell'arco di tre minuti è ancora l'Arsenal a creare. Punizione sulla tre-quarti di Fabregas, pallone in mezzo all'area ma la difesa alta dei red devils spazza via; ci prova anche Gallas dalla lunga distanza, botta dai 35 metri ma pallone alto sulla traversa.
Finalmente un po' di United, con Nani molto ispirato che mette in difficoltà la fascia sinistra dei padroni di casa. Il motivo di questo match sembra essere la sfida tra Arshavin e Brown e gli uno contro uno tra Nani e Clichy. E proprio alla mezz'ora il match cambia fisionomia. Numero straordinario dell'esterno lusitano, che con un colpo di tacco si libera della doppia marcatura Clichy-Nasri, si incunea in area di rigore e scodella in mezzo la sfera. Il pallone avrebbe dovuto avere un solo padrone, invece Almunia compie l'irreparabile: mal posizionato si fa scavalcare dalla sfera e con un gesto inconsulto spedisce la stessa in fondo al sacco. Lo United è in vantaggio, Almunia è scosso, ma l'Emirates ci crede.
L'Arsena si riversa nella metà campo degli ospiti e con un'azione stile rugby sfiora nuovamente la segnatura, ma il pallone rimbalza come una pallina da flipper e finisce sui piedi di Rooney, gran controllo e ripartenza fulminea. Ancora Nani protagonista. Il portoghese è bravissimo a portar palla per 40 metri e aspettare l'inserimento centrale dello stesso Rooney: assist col contagiri e botta di destro dell'attaccante là dove Almunia non può arrivarci. Centesimo gol in Premier per l'attaccante inglese e risultato che si fissa incredibilmente sullo 0-2.
La risposta dei gunners non si fa attendere, ed è ancora Arshavin il protagonista: botta violenta da centro aerea ma mira ancora sbagliata. Tre minuti al termine di un primo tempo spaccato dal micidiale uno-due degli uomini di Ferguson. L'Arsenal prova a reagire, ma ha decisamente accusato il colpo, come tutto il pubblico dell'Emirates. E per ora riesce solo a collezionare angoli. Ma è ancora vicino ad andare in gol: percussione centrale di Song, vince un rimpallo, salta netto due uomini entrando in area di rigore, ma il sinistro termina a lato. La porta di Van Der Saar sembra essere stregata.
Si va negli spogliatoi con il risultato di 0-2, con da una parte un grandissimo Rooney e dall'altra un sontuoso Song, che nonostante le fatiche "africane" è parso uno dei più in forma.
Si ricomincia da dove si era iniziato, con l'Arsenal che ci crede ancora. Nemmeno un minuto di gioco e Clichy sfonda sulla sinistra, palla in mezzo e grande intervento di Van Der Saar che sventa il pericolo. L'Arsenal preme, la difesa viene mantenuta alta per dare continuità alla manovra. Ma 5 minuti dopo l'inizio del secondo tempo arriva il gol ammazza-partita. Park recupera su Denilson nella propria tre quarti, tocca avanti per Rooney, appoggio all'indietro di prima per Carrick che sempre di prima lancia lungo per l'incursione dello stesso Park: il coreano fugge da solo verso la porta e brucia Almunia con un rasoterra chirurgico. All'Emirates Stadium cantano solo i sostenitori dei red devils.
Passa un solo minuto ed è Fabregas a cercare di riaprire l'incontro: tiro dal limite che sfiora l'incrocio dei pali, pallone deviato che meriterebbe il corner, l'arbitro però non ravvisa la deviazione.
Cinque minuti dopo ancora Fabregas. Ottimo spunto sulla destra di Gallas, triangolo con Song e tocco in mezzo per il capitano, il tiro però è debole e Van Der Saar raccoglie la sfera senza particolari problemi.
I gunners non mollano, ed il predominio del gioco si fa sempre più insistente. Ancora Song libera un destro forte ma centrale, ancora Van Der Saar dice di no.
Mezz'ora alla fine e l'Arsenal ci crede ancora. Sagna sfonda sulla destra, cross in area, il tiro di Rosicky viene ribattuto, Fabregas rovescia a centro aerea, Song stoppa di petto e incrocia con il sinistro: pallone fuori di un soffio con Van Der Saar nettamente battuto. Esce Denilson, al suo posto entra Walcott. Quest'ultimo si guadagna subito un corner dopo un'ottima percussione. Sugli sviluppi del calcio piazzato ancora Fabregas al tiro, questa volta però la mira è da dimenticare.
A 15' dal termine, e dopo l'ingresso in campo di Bendtner per Rosicky e di Eboue per Sagna, è l'incursione del terzino ivoriano a creare scompiglio in area. Sul corner successivo ci prova Nasri, ma il tiro si ferma tra le gambe dei difensori di Fergusson.
Sull'azione susseguente, ed ancora in contropiede, Rooney da spettacolo: mette giù la palla nella propria metà campo, salta Eboue e si invola verso Almunia, cinquanta metri di campo palla al piede e conclusione appena dentro l'area, pallone fuori di pochissimo.
Finalmente vengono premiati gli sforzi dei gunners. A dieci dalla fine è Vermaelen a ridare fiato e speranze ai 60 mila dell'Emirates con una girata di sinistro a centro aerea che si insacca, complice anche una deviazione di Evans, in porta.
Ora l'Arsenal prova il tutto per tutto. Arshavin sembra indiavolato, e un minuto dopo ha già guadagnato un corner. A 7' dalla fine ci pensa ancora Almunia a far venire i brividi: rinvio sballato con i piedi che per poco non permette agli uomini di Fergusson di siglare il quarto gol.
Cinque al 90', sugli sviluppi di un corner è ancora Vermaelen a svettare più alto di tutti. Van Der Saar è battuto ma Evra salva sulla linea.
L'Arsenal spinge per trovare il gol del 2-3. Palla lunga dalla tre-quarti, Van Der Saar sbaglia l'uscita e Gallas, rivolto spalle alla porta, invece di incocciare all'indietro il pallone cerca l'angolo, pallone fuori e occasionissima mancata.
La lavagna luminosa indica 5' minuti di recupero. Ancora Arsenal. Percussione di Fabregas che libera al tiro Nasri, pallone a lato. L'ultima occassione è a firma United: dopo una percussione di Valencia, subentrato ad un ottimo Nani, Rooney si ritrova sul dischetto del rigore la palla del 4-1, ma il tiro finisce di poco a lato.
Applausi a scena aperta per tutti.
Come detto in precedenza la sconfitta odierna nulla a che fare con quella patita 12 partite orsono contro i Blue's. Gli uomini di Wenger hanno trovato una giornata storta, quelli di Fergusson hanno dato continuità ad un periodo di forma e risultati.
Il campionato è aperto più che mai, e sabato pomeriggio arriveranno altre risposte da Stamford Bridge.
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