..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 27 aprile 2010

ELEMENTI DI SEGNO CONTRARIO

Appena letta la notizia mi è venuto da ridere, ma essendo un procedimento penale sono tornato immediatamente serio: è stata depositata la sentenza di primo grado con cui il Tribunale di Napoli ha riconosciuto colpevoli Giraudo, Lanese, Pieri e Dondarini.
I motivi per ridere: a) Indovinate chi ha pubblicato per primo la notizia?; b) Nelle 202 pagine di motivazioni, i grandi mezzi di informazione nazionale scrivono: "L'associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva" esisteva, come "le interferenze tra terreni di gioco e centri di potere che cambiavano le carte in tavola"; c) Per il giudice Eduardo De Gregorio ci sono dei dati certi. Un'anticipazione? "Va aggiunto che è un dato pacifico che Moggi, in un impeto di rabbia causatogli dalla direzione di gara, chiuse il povero Paparesta nello spogliatoio, guadagnandosi, cosi, un' improbabile accusa di sequestro di persona, nella quale fu coinvolto anche Giraudo." (Pag.26)
Ora la parte seria. Questa Redazione sta già consultando la deposizione della sentenza, d'altronde 200 e passa pagine non si possono raccontare, come fatto da altri, in venti righe venti, e presto vi renderemo conto di quanto scritto dal giudice De Gregorio.
Oggi, intanto, si riapre il sipario nell'aula 216 della IX sezione penale del Tribunale napoletano, e, come ieri hanno scritto in molti, i Pm di Napoli Giuseppe Narducci e Stefano Capuano cercheranno di far pesare i contenuti e la decisione del giudice Eduardo De Gregorio in uno dei passaggi cruciali della storia del processo. L'udienza odierna potrebbe vivere un momento molto significativo, e cioè la testimonianza dell'ispettore Salvagna, l' "intercettatore" della Procura di Torino che indagò su Calciopoli nel settembre 2004, quella stessa Procura che, a firma di Marcello Maddalena, archiviò l'intera indagine con questa motivazione: "E allora, ferme restando tutte le perplessità che suscita l'eccessiva contiguità tra il designatore arbitrale Pairetto ed i dirigenti della Juventus, rimane la considerazione -obbiettiva- che di quattro partite di campionato giocate ad intercettazioni in corso, e quindi possibili oggetti di frode sportiva, su tre non si sono registrati commenti di alcun genere idonei a supportare l'ipotesi di reato, e su una - appunto Sampdoria-Juventus - sono state invece registrate significative conversazioni tra tutti i protagonisti della ipotizzata possibile frode, ma da esse non solo non si traggono riscontri alla ipotesi investigativa, bensì piuttosto elementi di prova di segno contrario."
Il giudice De Gregorio scrive che ci sono dati certi, noi ribadiamo di avere elementi di segno contrario.

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