In quel mucchio di parole che si è soliti fare prima di ogni match, pensavo principalmente ad una cosa: andare a Blackburn è fare tre punti sarebbe tanta roba. Tanta roba perché lo scorso anno ad Ewood Park nessuna delle grandi è uscita vincente, e perché proprio noi siamo stati gli unici ad uscirne sconfitti.
Alla fine tanta roba è stata: tre punti, l'ennesimo gol di Theo Walcott, l'ingresso in campo dal primo minuto del capitano, la straordinaria prestazione di Bacary Sagna (al momento non conosco ancora chi è stato votato migliore in campo, ma suppongo che il "trofeo" se lo contendano proprio il #3 dei Gunners con Theo), l'ottima condizione palesata sia da Diaby che da Song, e la conferma di Manuel Almunia, sempre più sicuro di se e dei propri mezzi (oggi Marianella non c'era).
Una vittoria nata dal magic moment di un ragazzo classe '89 proveniente dal Middlesex, che nel primo tempo ha fatto il bello ed il cattivo tempo nella trequarti avversaria, sfornando assist, corsa e una meraviglia di gol. Non è stata una vittoria semplice, e diversamente non potrebbe, ma la grinta dimostrata dopo il pareggio dei Rovers ha fatto la differenza, e questo un ingrediente in più dell'Arsenal di quest'anno. Il gol vittoria è stato siglato da Arshavin, un po' in ombra ma ancora una volta a segno, dopo il gol della settimana scorsa nell'esordio casalingo contro il Blackpool.
Ora spazio alle nazionali, e alla possibilità di recuperare qualche energia in vista dell'impegno casalingo contro il Bolton in programma sabato 11 settembre.
Unica nota stonata l'infortunio a RVP (caviglia), che però non dovrebbe preoccupare più di tanto, si parla di una decina di giorni per il recupero.
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