..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 25 settembre 2010

83° DERBY ITALIANO DEL TROTTO


Molti di loro hanno girato l'Italia in lungo e in largo, alcuni sono sulla breccia ormai da un annetto, altri hanno iniziato più tardi. Sono trentasei e oggi pomeriggio cercheranno di staccare il pass per La Corsa, quella del 10 ottobre che assegnerà per l'83ª volta il Nastro Azzurro che ha ornato la testa di grandi campioni del nostro trotto, ma anche di qualche meteora. Proprio l'edizione di un anno fa con la vittoria da estremo outsider di Macho Gams, conferma che nessuno tra quelli che si avvieranno dietro l'autostart in una qualunque delle tre batterie può dirsi tagliato fuori anzitempo e men che meno dopo il forfait di Nad Al Sheba, colui che si era guadagnato anzitempo i galloni di leader della generazione e che invece ha dovuto momentaneamente abdicare per un grave infortunio accompagnato nella rinuncia da Nordhal e Noriana Rosso, quest'ultima dirottata verso le Oaks. Tra i trentasei al via c'è un po' di tutto e, ad eccezione di tre o quattro nomi tra cui quelli già citati, di certo tutto il meglio che la generazione 2007 è stata sin qui in grado di esprimere: la bisbetica (New Star Fks), il maratoneta (Norton Ans), il cecchino (Napoleon Bar), il capriccioso (Nando Font), la signorina grandi firme (Narrazione), scusate il ritardo (Ninio), il laureato (Non Solo Bar), la miracolata (Nieves Vl), il regolarista (Nadal di Jesolo). Poi ci sono una bella fetta di “stranieri“, tutti rigorosamente scandinavi, alcuni dei quali veramente pericolosi, un bel gruppetto di seconde scelte pronte ad inserirsi all'insegna dell'"io speriamo che me la cavo" e qualche erede di De Coubertin ("l'importante è partecipare"). Il menù è un classico: come quando vai in uno di quei ristoranti famosi a tante stelle e sai già cosa mangerai, ma ci vai volentieri perché come si mangia li non si mangia da nessuna parte e poi perché speri sempre che lo chef a un certo punto possa aver dato fondo al suo estro e creato qualcosa di nuovo così come è accaduto dodici mesi or sono. Tre batterie ciascuna con i suoi motivi, i puristi diranno che forse una è più facile delle altre, ma siamo sicuri che sia realmente così, ad analizzarle per bene i motivi di interesse e le difficoltà con relativi "se" e "ma" per i vari protagonisti ci sono in tutte. Attenzione però si tratta di batterie con una finale programmata 15 giorni dopo e con la certezza per alcuni concorrenti di poter essere comunque ripescati. E' vero che i piazzamenti saranno fondamentali per la scelta dei numeri di un'eventuale finale, ma anche che potrebbe esserci chi non è ancora pronto all'"ultimo buco". Un rischio calcolato? Difficile dirlo ora.

Batteria A: New Star alla roulette
Il primo heat (3ª corsa - ore 15.50) propone subito un interrogativo fondamentale: Cosa farà New Star Fks? Già perché dai primi 200 metri della cavalla allenata da Hendrik Grift potrebbe dipendere buona parte dell'esito finale. A Napoli e Torino è anche riuscita a partire ma ha sbagliato sulla prima curva, in altre circostanze non ha preso l'ala, ma quando è andata liscia ha dimostrato tutto il suo potenziale, vedi l'Allevatori di dieci mesi fa o il recente Campionato Femminile del Garigliano, una corsa che, tra l'altro si è disputata sulla medesima distanza. La sensazione è che quella di Roma sia una di quelle piste che le vanno a genio. Se così fosse uno dei box nel recinto d'isolamento per il 10 ottobre sarebbe certamente prenotato a suo nome. Poi c'è Narrazione che nel Marangoni Filly ha sbagliato in partenza eliminandosi, una cosa che non le era mai accaduta (a Bologna in marzo sbagliò dopo 350 metri attaccando il battistrada). Probabilmente un incidente di percorso. Con l'uno dovrà cercare di rimanere in quota per provare a venire via al momento giusto. Un'altra candidata alla finale è Nieves Vl che parte forte, è regolare e questa volta ritrova il numero in prima fila, dopo che sia a Montegiorgio (Marche) che a Torino (Marangoni) era riuscita a filtrare subito dalla seconda. Queste le prime tre citazioni, ma chi pensa che la lista dei candidati alla finale si esaurisca così si sbaglia. Nadal di Jesolo al 2 probabilmente perderà qualche posizione allo stacco, ma quasi certamente non rimarrà di fuori aria in faccia per 2100 metri come a Torino dove comunque alla fine ha corso assai bene. Never le sue chance se le gioca soprattutto in partenza e se rimane nelle primissime posizioni conta. Nadal Wf dall'alto della prima fila sarà quasi certamente costretto a venire a fare il guastatore così come Nembo Kid Effe, un outsider, ma con gran motore e un team in straordine. Lo straniero di turno è Nice Kronos con Erik Adielsson, uno che a Tor di Valle si trova sempre bene, ma il Viking Kronos di Kolgjini da l'impressione di poter soffrire lo schema con la partenza dall'ultimo numero. Forse in questo senso per un tentativo di piazzamento danno più fiducia Number One Italia e Napoleon Caf. Il primo ha un paio di piazzamenti dietro Nesta Effe che fanno ben sperare. Il secondo ha fatto il suo nel Gran Premio di casa (il Mediterraneo a Palermo) e forse spera di emulare le imprese dei conterranei Mambo Font Sm e Looney Tunes. Nadar Nof, nonostante Jorma Kontio, e Nicklaus Bi si trovano di fronte a un compito oggettivamente non facile.
Batteria B: Tutti al Bar se balla Nando
Sarà l'ultima in ordine di svolgimento (7ª corsa - ore 17.50). C'è chi la definisce la più dura. In realtà è forse solo quella nella quale rischia di star fuori qualche grande protagonista della stagione, ma che in fondo potrebbe anche essere ripescato. In effetti ci sono il primo, il quarto e l'ottavo della classifica dei parametri e per giunta hanno avuto in sorte i tre numeri migliori, ma le insidie non mancano. Certo, il Non Solo Bar che ha vinto a Torino pur con tutte le polemiche del caso, a meno di disgrazie (gli interessati sono autorizzati a toccare qualunque cosa) difficilmente dovrebbe vedersi sfuggire un posto in finale. Il problema sarà caso mai capire quale visto che qui anche vincere ha la sua importanza. Il cavallo di Smorgon a Torino ha rinfrescato comunque la prova di forza che aveva fornito a Tor di Valle alla fine di marzo in occasione del Berardelli. L'ago della bilancia sarà però Nando Font. Dopo tanti anni le scuderie romane tornano ad avere un ruolo da protagonista principale nel Nastro Azzurro con ben due cavalli. Comunque vada lui alla finale ci sarà perché è il primo della classifica, ma dovrà dimostrare di essere maneggevole quel tanto che basta e quello che non lo è stato diverse volte in passato, vedi l'ultima a Torino. Holger Ehlert ha ingaggiato Jorma Kontio anche perché quest'anno ha scelto di dare una guida stabile ai propri allievi tra batterie e finale. Così , impegnato Bellei, Vecchione è salto su Nesta Effe, mentre il portacolori di Luigi Colasanti sarà affidato al finlandese di ghiaccio. Con Nando in testa la corsa potrebbe anche addormentarsi per poi risolversi in una voltata lunga 5/600 metri. Uno schema senza dubbio favorevole all'altro "romano", Norton Ans. Giampaolo Minnucci 12 anni dopo Varenne torna ad avere una chance importante in questa corsa, ironia della sorte non con un cavallo della Mondial Sport, e ha la possibilità di giocarsela fino in fondo con quello che è uno dei soggetti che ha dimostrato durante la propria carriera di avere grande feeling con la distanza. Tutto scritto allora? Non pensateci nemmeno. Tra gli altri nove qualcuno che può provare a fare lo "scherzetto" c'è e come. Noak Lb è un cavallo non sempre disponibile, ma che abbia grandi potenzialità è fuori di discussione e ritorna in Italia sulla scorta di un successo significativo ottenuto in Svezia a Kalmar. La posizione è di quelle che può dar fastidio. Gli altri sono quasi tutti sullo stesso piano. Va forte No Limits di Pippo, svantaggiato dal numero. Ci sono i due del team Gubellini sorteggiati nella stessa batteria con Nephenta che può certamente dire la sua. Nuage En Ciel potrebbe essere un fattore, così come del resto New York Real, ma soprattutto malgrado gli ultimi numeri, stuzzicano le chance di Nosaka Prav e Nota d'Accordo. La prima perché due settimane or sono in una corsa di preparazione proprio a Tor di Valle ha davvero rubato l'occhio e viene da pensare che con il numero davanti avrebbe avuto davvero delle buone possibilità. L'altra perché fa bene la distanza, ma soprattutto perché ha cominciato dal basso, vincendo corse da 2.500 euro al primo, ed è via via cresciuta di tono e poi perché leggere il nome di Tonino Luongo, l'uomo di Feystongal e Mint di Jesolo (vincitori nel 1986 e nel 1990) nell'elenco degli allenatori della finale del Derby sarebbe davvero bello.
Batteria C: Bellei a una punta, Nesta stopper
Parliamoci chiaro: se a leggere i partenti delle tre batterie del Derby avete fatto caso al fatto che Enrico Bellei guiderà unicamente Napoleon Bar, (5ª corsa - ore 16.50) vi sarete posti sicuramente delle domande. Sulle scelte di Ehlert vi abbiamo già ragguagliato: stesso driver per batteria e finale. Enrico il Cannibale porta un solo cavallo dei suoi e rischia di non partecipare al Derby 2010? Difficile da credere... A questo aggiungeteci che per come ha vinto il Città di Napoli il figlio di Varenne di casa Stecca va considerato assolutamente una delle prime lame della generazione; che il team ha deciso, dopo Napoli, di puntare direttamente sul Derby, e avrete probabilmente la risposta sulla fiducia che l'uomo in neroverde ripone sul suo allievo. Al di la di queste considerazione c'è da dire che però è probabilmente questa la batteria più difficile e intricata. Basti pensare alla presenza di quattro stranieri di cui tre in posizione davvero invidiabile; di Ninio che arriva dal "botto" di Follonica, di Nesta Effe che molti, anche la giuria, hanno considerato il vincitore morale del Marangoni, e il quadro è completo. Dunque all'uno Napoleon che da quella posizione ha dimostrato all'occorrenza di saper anche partire (nel Premio Veneto andò in testa e vinse da un capo all'altro) e quindi non dovrebbe perdere troppe posizioni con il vantaggio di non dover ripetere la gara di Napoli quando si mise a macinare all'esterno il Bar di Smorgon dando tra l'altro l'impressione di una meccanica tutt'altro che perfetta sulla quale si sarà indubbiamente lavorato (sarà anche per questo che non ha corso durante l'estate?). È il terzo nella classifica dietro Nando Font e Nesta Effe e quindi il ripescaggio, che comunque comporterebbe un numero infame per la finale, non sarebbe automatico. Bisognerà andare a correre sul serio soprattutto contro lo stesso Nesta Effe che cercherà presto una posizione. Chi andrà davanti dovrà decidere se mandare via Natale Cintura con Ninio che, come ha dimostrato a Follonica, è uno che se si mette li all'esterno rischia di farti davvero male e con il sette non è che potrà rimanere a lungo a galleggiare in mezzo alla pista. Le incognite come le spie vengono dal... freddo. Ad esempio con Noè d'Asolo che del pattuglione scandinavo sembra certamente il più pericoloso. Primo perché ha già corso un gruppo 1 a Eskilstuna finendo secondo e poi perché Stig Johansson non è certo uno che si muove facilmente. La posizione è invidiabile e il figlio di Viking Kronos incute certamente un grande rispetto. Di sicuro più di Nevele Wood che per il momento non ha fatto vedere da noi grandissime cose, mentre Nadir Kronos tutto sommato, si presenta con credenziali discrete. La presenza straniera è completata da Nobile Ral con Hana Olofsson che si presenta sotto il training di Jori Turja, ma con un palmares leggermente inferiore e per di più con il numero all'esterno di tutti. Nemon Winner Sm può seguire Napoleon in partenza e giocarsi le sue chance allo spunto in uno schema che potrebbe anche diventare tutt'altro che penalizzante. Newyork Newyork e Nahuel Wf sono condannati a una difficile corsa di costruzione. Norton Jet e Noble Nord, oltretutto entrambi senza grandi riferimenti sulla distanza, candidati al ruolo di sorpresissima.

Nessun commento: