..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 16 settembre 2010

REPORT: ARSENAL 6-0 SPORTING BRAGA



Impressionante! Questo è l'unico aggettivo che riesco ad esprimere questa mattina dopo aver ammirato i Gunners nell'esordio stagionale di Champions League all'Emirates Stadium contro lo Sporting Braga.
Ora lo so, anche in questo caso i più inizieranno a dire: "lo Sporting Braga è poca cosa", "l'Arsenal ha battuto una squadra debole", "troppo facile vincere con una squadra nettamente inferiore".
Ma questi sono discorsi che trovano il tempo che trovano, che servono a chi non vuole vedere in quale modo gli uomini di Wenger si sono mossi in campo per tutti i novanta minuti, che provano a cancellare, non riuscendoci, la prestazione di Fabregas, quella di Arshavin, di Chamack e di Wilshere.
Signore e Signori questo Arsenal esprime un calcio che nel mondo non ha eguali:  fa correre il pallone in ogni direzione possibile ed inimmaginabile; ha uomini disposti al sacrificio e alla corsa; ha qualità tecnica ben superiore alla media.
E poi l'aspetto più importante: giocare nell'Arsenal vuol dire gioia, felicità, significa far parte di un gruppo.
Anche in questa occasione mi viene difficile esprimere un giudizio sul migliore in campo. Perché Manuel Almunia mi ha confermato i suoi progressi e la sua autostima, perché Sagna e Clichy hanno mostrato crescita di condizione atletica, perché Koscielny e Squillaci hanno trasmesso tranquillità. E poi ancora Song e Wilshere, il primo imprescindibile nel gioco di Wenger, il secondo sempre più leader del centrocampo; Arshavin e Chamack, utilissimi negli inserimenti senza palla e letali davanti alla porta; Carlos Vela, il ragazzo da Cancun che, partendo fuori dall'undici titolare, ha già realizzato tre gol stagionali.
Ho lasciato per ultimo il capitano, Cesc Fabregas, l'uomo che ha scelto l'Arsenal per amore, l'uomo che ha fatto scrivere centinaia di parole nell'ultima finestra di mercato, l'uomo che ancora una volta ha fatto vedere perché, in quel ruolo, è il migliore al mondo.
Questo Arsenal, lo spirito di questo Arsenal, non si pone limiti, e questi ragazzi sono pronti alla prossima sfida, per dimostrare al mondo intero di essere i migliori.

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