Ho voglia di scriverne subito, di mettere immediatamente nero su bianco le emozioni che mi ha dato la partita di stasera, di esaltare il gioco di quella squadra che si chiama Arsenal, e di tutti i suoi protagonisti. E' vero, è mancato il risultato pieno, i tre punti, il gol che avrebbe quantificato quanto visto stasera all'Emirates Stadium, dove una sola squadra ha dominato dal primo all'ultimo minuto l'avversario, quello che ha speso un miliardo di pounds per venire a Londra ed essere preso a pallonate. Stasera è mancato solo quello che in gergo ci piace chiamare "culo", quello che ha avuto in quantità industriale il tecnico jesino, ma lo spettacolo che ha offerto l'Arsenal lascia passare in secondo piano, facendolo diventare quasi un dettaglio, il mancato sorpasso proprio ai danni della provincialotta di Manchester.
Pronti via ed è subito Arsenal: nemmeno due minuti e sui piedi di Jack c'è la chiara occasione di passare in vantaggio, ma il pallone è troppo defilato per centrare la porta e troppo forte per permettere a Rvp di portare in vantaggio i Gunners. Passa un minuto ed è ancora Wilshere a scaldare i guantoni di John Hart, ne passano ancora cinque ed è il palo a dire di no ad uno scatenato van Persie. Non sono passati nemmeno dieci minuti e il dominio Arsenal è schiacciante.
A questo punto sembra che il City riesca a contenere gli uomini di Wenger e ad abbassare i ritmi, ma è l'Arsenal che tira il fiato dopo dieci minuti da cardiopalma, e la conferma sta nel fatto che Fabianski non debba intervenire nemmeno una volta. Al venticinquesimo l'Arsenal imprime nuovamente ritmo e con Walcott va vicino al vantaggio dopo uno scambio con Wilshere. Passano tre minuti e sulla sinistra nasce ancora una splendida azione: duetto Nasri-Fabregas che porta il Capitano al tiro, ancora palo, con Hart nettamente battuto. Sulla respinta del legno è ancora Walcott a ribattere a rete, ma ancora il palo dice no, nonostante l'azione venga fermata per il fuorigioco dell'attaccante inglese. In piedi sul divano mi passano dalla mente un sacco di cose: Massimo influenzato che siede all'Emirates, Beng attaccato ad una birra, tutti i ragazzi di Arsenal Italy che imprecano alla "sfiga". Ma si va avanti, c'è ancora tempo per portare a casa la vittoria. Nei cinque minuti finali del primo tempo ci prova ancora van Persie, contenuto da Hart, e Fabregas, che su azione di calcio d'angolo tira a lato. Si chiude il primo tempo, sullo 0-0, sull'incredibile, e non veritiero, risultato di 0-0. Il divano è ancora integro, la coperta rossa lo avvolge, così come la mia gola, martoriata dall'influenza, ma ben coperta dalla sciarpa di quella squadra che ha incantato per quarantacinque minuti. Si torna in pista: Jack è già in campo, così come Theo e Cesc. Primi cinque minuti tranquilli, e poi è nuovamente Arsenal-Show!! Rvp fa le prove generali dalla distanza, ma la sfera termina alta. Walcott in due minuti mette i brividi a Zabaleta e Hart, ma prima il difensore argentino e poi il portierone inglese sventano la minaccia. Song e Wilshere duettano al limite dell'area, ma il talento britannico viene fermato in extremis. A poco meno di mezz'ora dal termine è ancora van Persie a creare pericolo: scambio fuori area con Wilshere, due metri e boom: Hart compie un autentico miracolo, togliendo dal "sette" un gol praticamente fatto. L'Emirates Stadium è una bolgia, Massimo avrà sicuramente esaurito la voce, Beng aperto l'ennesima birra.Iniziano i cambi, iniziano le perdite di tempo, comiche e imbarazzanti, dei Citizen. L'Arsenal insiste e Wenger le prova tutte. Fuori Walcott per Arshavin, fuori Wilshere per Bendtner, ma il fortino City regge ancora, grazie ad un Hart formato mondiale e ad una difesa che negli ultimi dieci minuti "rincula" ancora di dieci metri e chiude qualunque iniziativa Gunners. Ci prova Arshavin con un pallone radente sul primo palo, ma Hart non si fa sorprendere, ci prova ancora van Persie, al 94' su calcio piazzato, ma stasera Hart è insuperabile. Mike Jones dice che basta così, non prima di aver cacciato dal campo, in maniera esagerata, Sagna e Zabaleta, rei di una scaramuccia finita ancor prima di cominciare.
L'Emirates Stadium regala applausi a scena aperta all'Arsenal, a Mancini dedica una giustissima "Boring Boring City", mentre Kolo Toure in conferenza stampa afferma: "abbiamo provato a portare via i tre punti".
In piedi sul divano (l'influenza mi ha fatto un baffo) stringo forte la sciarpa al collo, emozionato per quanto i ragazzi mi hanno regalato in una serata in cui è mancata solo una meritatissima vittoria. Penso a Massimo che sta lasciando l'Emirates, soddisfatto e goduto per quanto visto (e scommetto che nemmeno il miele Manuka ha avuto il potere inebriante di Cesc e compagni), a Beng, che, seppur incazzato nero per non averne fatti almeno quattro ai ricconi di Manchester, ha visto una squadra con le "palle" ed in grado di vincere il titolo, a tutti i ragazzi di Arsenal Italy, orgogliosi di questo straordinario gruppo.
Stasera, cosa che non faccio mai, ho anche voglia di dare i voti, di fare le pagelle, perché questi ragazzi lo meritano. Prima però i saluti di rito: sabato sarà FA Cup, contro il Leeds, una partita che servirà ad iniettare ulteriore fiducia.
Fabianski 6,5: mai impegnato, ma la sua sicurezza ora è respirabile da tutta la squadra.
Sagna 6,5: sempre perfetto, sempre propositivo, subisce un rosso eccessivo.
Djourou 7,5: in dieci giorni annulla prima Drogba e poi Tevez; vuoi vedere che Johan è il vero acquisto di Wenger?
Koscielny 6,5: più disciplinato del solito, e la presenza di Dj lo aiuta tantissimo.
Clichy 7,0: un'iradiddio, preciso in ogni fase di gioco.
Song 8,0: clonatelo, è il collante di una squadra che sta diventando invincibile.
Wilshere 7,5: born January 1992, semplicemente impressionante.
Fabregas 7,0: se entra quel tiro scende l'Emirates, il resto è una costante di quantità e qualità.
Walcott 6,5: primo tempo da 7 pieno, cala nella ripresa quando il City si chiude ulteriormente.
Nasri 6,5: ci siamo abituati troppo bene, manca solo l'acuto in una gara in cui non fa mai mancare il suo straordinario apporto.
van Persie 7,5: stratosferico nei primi 20 minuti, se continua a crescere in questo modo sarà l'uomo che potrà cambiare gli equilibri.
Wenger 7,0: formazione perfetta, tattica perfetta, approccio alla gara perfetto, mancano solo i tre punti, ma con questo gioco e questa abnegazione le vittorie arriveranno copiose.
Arshavin e Bendtner s.v.
2 commenti:
Hai spollerato il mio pezzo sul blog senza averlo ancora letto. Come hai fatto? Forse che pensiamo alla stessa maniera?!?!? :)
Ma chi e' che diceva che Mancini era un buon allenatore?!?! Mah...
Ho gia' scritto il mio pezzo, ma l'ho programmato per essere online alle 7.45 (ora londinese) in mattinata.... vedrai molti punti simili..;)
Notte
Amiamo il football, quello "vero", quello fatto di sudore e corsa, di convinzione e talento.
Amiamo l'Arsenal, il calcio inglese... inevitabile pensarla alla stessa maniera.
Posta un commento