L'abbiamo fatto, abbiamo dimostrato di fare paura, mettendo in campo tecnica, tattica e fisico. Non posso ancora dire se la gara vittoriosa con il Chelsea abbia veramente cambiato l'inerzia di un gruppo, di certo, e soprattutto nella gara del St Andrew's, ho avuto la dimostrazione che questi ragazzi sappiano quel che si deve fare quando la posta in palio diventa importante, e, a differenza delle stagione passate, lo facciano con più cattiveria, con più determinazione, con la consapevolezza della propria forza.
Ieri non c'è stato match, in un campo e contro una squadra dove tutti avevano sofferto enormemente (lo United di Ferguson appena tre giorni fa), la supremazia è stata schiacciante in ogni angolo di campo, il ritorno dal primo minuto di Fabregas, Song e Nasri gli elementi che hanno fatto ancora una volta la differenza.
Molto bene anche Fabianski, sicuro come non mai nelle uscite su palla inattiva, RVP che sta pian piano tornando ai livelli che gli competono, Djorou, che se continua su questi livelli rischia di diventare il vero colpo di mercato della finestra di gennaio.
Ora in molti diranno: "certo che quei due punti buttati al DW Stadium contro il Wigan fanno rabbia". Io non ci penso più, fa parte della storia di una stagione, di episodi che a volte vanno come noi vorremmo e altre no.
Oggi niente conti, niente posizioni di classifica o gare da disputare e recuperi da fare, niente di niente. Un solo appuntamento da ricordare: mercoledì sera, all'Emirates Stadium, sarà ospite il Manchester City.
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