..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 5 febbraio 2011

REPORT: NEWCASTLE UNITED 4-4 ARSENAL

Sono confuso, l'ammetto. Vivere quattro ore come quelle di oggi pomeriggio ti fa realmente credere che Pandora esista. Quattro ore dove è successo tutto ed il contrario di tutto. In sequenza ho visto: l'Arsenal segnare quattro gol in venticinque minuti, aprendo le marcature dopo quaranta secondi e raddoppiando al minuto numero due; ho visto i Magpies rimontarne altrettanti negli ultimi venti minuti andando vicini ad un fantascientifico 5-4; in tutto questo ho visto anche Phil Dowd, che ha visto quel che non si vedeva; ho visto lo United andare in vantaggio dopo soli tre minuti, aumentando il mio stato confusionale. Poi ho visto andare in gol Elokobi, e poi ancora Kevin Doyle, e mi si è aperto un mondo. In un turno di campionato che ci vedeva sfavoriti (nettamente più insidiosa la nostra trasferta) abbiamo guadagnato un punto. Stasera si poteva guardare la vetta da meno sette, invece siamo a meno quattro. Questo non è guardare il bicchiere mezzo pieno, qui è rendersi conto che è pieno per tre quarti, oggettivamente.

Della partita del St. James Park non scrivo nulla, perché non c'è nulla da commentare, nulla da riportare. Una partita che rimarrà per sempre chiusa nel cassetto dei ricordi, da dimenticare.
Diciamocelo chiaro: il Wolverhampton c'ha fatto rinascere, a tutti, giocatori compresi. Credo che tutti abbiamo avuto lo stesso pensiero, le stesse emozioni e sensazioni. Un segno? Non lo so, ma sono certo che il morale dei ragazzi, nonostante tutto, questa sera sia positivo, molto positivo. Ora mente libera, sabato arrivano proprio i Wolves.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido l'intera filosofia del tuo post. :))

Unknown ha detto...

Filosofia "wengeriana" :))