Ha vinto la tattica, le circostanze di gara, ha vinto Negresco Milar, meritatamente, il giorno precedente il compleanno del suo interprete, di chi, con costanza, ne ha forgiato il carattere per arrivare davanti a tutti, in un giorno che rimarrà nella storia. Era atteso Nesta Effe, e Nesta Effe dopo pochi metri di corsa sembrava nella classica botte di ferro, ma alla fine, dopo gara al comando, ha alzato bandiera bianca, evidenziando, questa volta in modo lampante, il suo correre con maggior profitto quando accende i motori nell'ultimo mezzo giro partendo in posizione. Ha corso bene Napoleon Bar (mio favorito alla vigilia), nonostante evidenti problematiche (forse) con il tracciato "hard" di San Siro. Ha usufruito di numero e schema Nephenta Lux, confermata nella prova Open dal Bareggio Team con coraggio ma anche consapevoli di quanto c'era a disposizione; d'altronde se si guarda lo score di giornata è facile intuire che, ancora una volta, nel giorno del grande appuntamento, Gubellini-Rantanen hanno fatto centro.
Norton Ans ha confermato l'ottima prova di Montegiorgio, chiudendo in piena spinta e recuperando a vista d'occhio su tutto il gruppo di testa. E' rimasto ancora una volta a fare la fine del topo Nando Font, che esce da San Siro con un rotolo in 2'26'' scarso senza avere avuto la possibilità di correre la retta d'arrivo.
Nel Filly ha dominato da un capo all'altro Nalda Nof, dopo aver spinto la macchina per balzare in soli ottanta metri al comando. Ancora ottima la prova della giumenta del Bareggio Team, giunta a maturazione e ora in grado di confermarsi ad alti livelli. Bene anche New Star Fks, l'unica ad impensierire veramente la poi vincitrice, e se non fosse stato per un buco non trovato ai 250 finali, la retta avrebbe potuto anche essere meno scontata.
Nel Premio Veneto ancora Pietro Gubellini sugli scudi, che con il "debuttante" Owen Cr ha dominato una compagnia che è stata privata per un attacco febbrile di Oropuro Bar. Il Giovanardi è quasi pronto per la rivincita. Tra le femmine ha meritatamente portato a casa l'Emilia, Ok America, sorella piena di Lisa America, che ha recuperato metro dopo metro la leader Oklahoma Ans, calata ai 250 finali dopo un primo giro sul piede dell'1'16 dove sembrava avere la vittoria in tasca.
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