..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 3 aprile 2011

REPORT: ARSENAL 0-0 BLACKBURN ROVERS

A volte basterebbe un pizzico di fortuna, un rimpallo che possa permetterti di sbloccare (meritatamente) il risultato, come nel primo tempo si sarebbe potuto, e invece niente. Credo che quella sfera, ieri pomeriggio, non sarebbe entrata nemmeno se si fosse continuato a giocare fino a notte inoltrata, perché quando un match si incanala in quella maniera non c'è davvero niente al mondo che possa permetterti di cambiarlo, di farlo pendere dalla tua parte. Arsène c'ha provato cambiando radicalmente la squadra, inserendo due arieti come Chamakh e Bendtner, riproponendo Fabregas partito precauzionalmente dalla panchina, spostando più volte gli esterni alti. Niente. Non posso fare altro che prenderla in maniera divinatoria: era destino. Ai ragazzi, ancora una volta, dico grazie per averci provato, per essere partiti con il piede giusto, per avere messo in campo la solita determinazione, nonostante il non aver giocato, oggettivamente, la miglior partita dell'anno, anzi.
E pensare che il pomeriggio era iniziato come meglio non si poteva, con la doppietta in soli venticinque minuti con cui Noble aveva messo sotto lo United. Poi un Rooney formato gigante aveva riportato tutto nella logica delle cose, espugnando Upton Park e lasciandoci con un solo risultato da portare a casa: la vittoria; che poi non è arrivata. Ora abbiamo perso la possibilità di giocarci la vittoria finale guardando solo in casa nostra, essendo scivolati a meno 7 dalla vetta, ma dovendo necessariamente sperare in un passo falso dei Ferguson boy's. Però nulla è perso, il cammino da qui alla fine è ancora lungo, utile per consentire la rimonta, ricco di impegni (per lo United) per permetterci di riequilibrare il conto. Basta crederci, e io ci credo, basta non entrare nella spirale del pessimismo, delle frasi fatte e consumate, nell'illogica idea di sentenziare, con ancora otto game da disputare, che tutto è finito, che Wenger non va più bene o che non siamo una squadra vincente. Il 22 maggio vedremo chi sarà campione d'Inghilterra.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si sentenzia partendo da un dato di fatto: sconfitta con birmingham in carling, poi barcellona in champions, poi united in fa cup, poi altri punti persi in campionato. Come la neve si scioglie al solo, l'arsenal si e' sciolto nel momento piu' importante. Tirare avanti? Certo, lo sperano tuti, anche se forse bisognava farlo da subito, dalla partita post birmingham. E comunque, se anche dopo ieri seguiranno altre nefandezze, chi continua a difendere wenger e la societa', ammettera' finalmente che se ne deve andare? o almeno farsi un grandissimo bagno di umilita' e cambiamento??
Giuseppe

Unknown ha detto...

Assolutamente no!
Diversamente mi viene da chiedere: perchè?
Rispetto alla scorsa stagione i passi in avanti sono stati molti, gli obbiettivi fin'ora raggiunti tutti migliori, la crescita di molti elementi aumentata notevolmente.
E ora si deve cambiare? Cosa? Perché?
Capisco le delusioni, capisco il momento non euforico, capisco l'essere dispiaciuti dopo i 2 punti persi ieri pomeriggio, ma da qui a non razionalizzare quanto fatto fino ad oggi lo trovo non corretto.

massimo ha detto...

Ma cosa c'entra Wenger se Fabreas, nasri, Van persie e Wilshere giocano male come ieri?!?!?

Cavolo..una volta sono i difensori che non vanno bene e Wenger deve andare via, ora deve andare via comunque... e basta!
Giuseppe, esistono anche diversi modi di analizzare, questo di cambiare allenatore, per giunta uno come Wenger, non e un modo di vedere le cose in prospettiva