..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 31 luglio 2011

PRE-SEASON: ARSENAL 2-2 BOCA JUNIORS

Nel post-gara della settimana scorsa contro il Colonia, Arsène Wenger aveva dichiarato che si sarebbe entrati in una settimana di duro lavoro, una settimana in cui i carichi sarebbero aumentati per ritrovarsi al turno preliminare di Champion nella condizione migliore. Non c'è alcun dubbio, nell'esordio contro il Boca Juniors all'Emirates Cup, che alle parole del manager siano seguiti i fatti, confermati da una condizione fisica decisamente imballata rispetto a otto giorni fa, S'è visto fin da subito, nonostante un ottimo approccio alla gara. Poi c'hanno pensato le differenze di classe a portarci nella prima ora di gioco sul 2-0, grazie alle reti di van Persie e Aaron Ramsey, salvo crollare nell'ultima mezz'ora (e non solo a livello di risultato) e terminando il match in perfetta parità.
Come m'è solito fare, non guardo le amichevoli estive buttando un occhio sul risultato, quello fa parte della logica delle cose (ma immagino che ci saranno già orde di pessimisti pronti a ribadire concetti astratti), ma valutando la condizione fisica dei ragazzi e l'inserimento dei nuovi negli schemi di Wenger. La gara contro gli argentini ha messo (ancora) in evidenza l'ottimo approccio avuto con il nuovo ambiente da parte di Gervinho, questa volta non entrato nel marcatore, ma autore dell'assist (su azione di ripartenza al limite della perfezione) che ha permesso a Robin van Persie di sbloccare il risultato.
Insomma, l'ivoriano sta gettando le basi per risultare non solo un ottimo acquisto per il futuro, ma anche per dare fin da subito un contributo sostanziale alla causa dei Gunners. Bene, molto bene, rispetto ad otto giorni fa, Samir Nasri, cresciuto notevolmente e rimasto in campo per l'intero incontro. Ottimo ancora una volta (e si badi bene che è un mio pupillo) Laurent Koscielny, autore di un primo tempo grandioso, fatto di personalità e cuore. Sostengo che questo ragazzo possa in breve diventare una colonna dell'Arsenal, vedremo se il campo mi darà ragione. Ottima, e diversamente non potrebbe, la linea mediana formata da Emmanuel Frimpong e Jack Wilshere, autori di un primo tempo tutta sostanza e qualità. Un po' meno in palla Andrey Arshavin, così come Johan Djourou, mentre Robin van Persie s'è confermato per quel che è: un serial killer spietato. Che la Regina ce lo conservi intatto per tutta l'annata. Nella ripresa i ragazzi sono durati un quarto d'ora, prima di rimanere sostanzialmente sulle gambe, il tempo necessario per vedere andare in gol Aaron Ramsey, su azione di Carlos Vela, e confermare che i due, al momento, sono tra quelli più in forma in questa fase iniziale di stagione.
Bello come sempre il contorno, fatto di ragazzini con la nuova maglia ed un pubblico che ha assistito ad un pomeriggio all'insegna dello sport. Conclusione dedicata al Capitano, in questi giorni al centro di notizie che rimbalzano da ogni dove. Era presente all'Emirates, non in tribuna ma con Wenger e soci, in abiti civili, per via di un fastidio muscolare, seguendo le gesta dei propri compagni di squadra con enfasi e divertimento: al gol di van Persie sono scattati immediati gli applausi e un sorriso divertito. Ieri il Presidente del Barcellona s'è detto praticamente certo del passaggio di Cesc in maglia blaugrana. Mi viene da chiedere: ha chiarito la condizione economica con l'Arsenal? Conoscendo l'ambiente spagnolo la risposta è fin troppo scontata. M'è bastato vedere una persona serena e spensierata, ma soprattutto presente (quando si divorzia è difficile vedere il genero al compleanno della suocera), il che mi fa pensare che tutte quelle parole che continuano ad arrivare dall'ambiente spagnolo siano figlie di un modo di porsi che tende a minare la serenità che negli anni, Arsène Wenger, è riuscito a trasmettere ad uno straordinario gruppo di lavoro. Invidia? Sicuramente. Gelosia? Altrettanto. Nel calcio, così come nella vita, potrai anche comprare campioni su campioni, ma la gioia di partecipare attivamente, e serenamente, con un gruppo di ragazzi che amano stare insieme e divertirsi non ha prezzo, e questo, forse, a Barcellona non va proprio giù.
Oggi pomeriggio secondo match, contro i Red Bull New York di Henry (a breve posterò un tributo al grande Titì), e magari con Cesc ancora tra noi, a respirare Arsenal.

2 commenti:

Massimo ha detto...

Articolo stupendo !
Hai praticamente centrato tutti I punti inodi sintetico e razionale.

Unknown ha detto...

Grazie Max! Oggi divertiti e goditi un'ambiente che non ha eguali al mondo.