..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 16 ottobre 2011

REPORT: ARSENAL 2-1 SUNDERLAND

C'ha pensato lui, un immenso e meraviglioso Robin van Persie, a siglare le due reti con cui abbiamo superato il Sunderland e la paura di rimanere ancorati nelle parti basse della classifica. Anche questo pomeriggio c'eravamo imbattuti contro un autobus parcheggiato nell'area del Sunderland, e fino a dieci dalla fine, sull'incredibile risultato di 1-1 dopo che i Black Cats avevano tirato nella nostra porta una sola volta, sembrava che niente potesse far mutare un risultato bugiardo e figlio della difesa ad oltranza degli uomini di Steve Bruce. Ma questo pomeriggio il capitano aveva qualcosa in più, ampiamente dimostrato nella realizzazione di una delle reti più veloci di sempre, era evidente che dai suoi piedi potesse uscire il gol che avrebbe nuovamente spostato gli equilibri. E così è stato. Punizione dal limite dell'area e pallone che si insaccava sotto l'incrocio, come per magia, stilisticamente meraviglioso.
Abbiamo vinto, inanellato tre punti, spostandoci sulla parte sinistra della classifica, immettendo fiducia nell'ambiente e regalando ai tifosi un pomeriggio di festa. Ci voleva, diciamocelo, perché non vincere l'ennesima partita dominata sarebbe stato frustrante, ingiusto. Certo, si poteva fare di più, ci si sarebbe potuti trovare in vantaggio molto prima, ma queste sono le partite, questo è il calcio, questo è il nostro momento, e per oggi dobbiamo prendere quel che c'è, senza sconti. Sostanzialmente buona la prova dei singoli, un po' meno quella di squadra, dove è mancato il collante per dare continuità alla manovra. Buona, per non dire ottima, la prova di Carl Jenkinson, autore di una prestazione tutto cuore in cui non ha mai fatto mancare l'attenzione in fase difensiva e la spinta quando c'era da offendere. Impeccabile la coppia centrale di difesa, supportata, questa volta si, dalla buona prova della fase senza palla, capace di non soffrire sulle palle inattive. Superlativa, ma questa ormai non è più una novità, la gara di Song, padrone di un centrocampo che non vede l'ora di rivedere insieme l'accoppiata con Jack Wilshere. Benino Arteta, che svolge sempre il suo compito ma a volta manca di quella continuità che farebbe la differenza. Ottimo Arshavin, subentrato dalla panchina ed in grado di creare pericoli in sequenza. Coma anticipato questa vittoria serviva come il pane, per aumentare il buon umore e per scalare la classifica, in vista di una partita di Champions che potrebbe già certificare il nostro passaggio del turno. E allora godiamoci questa vittoria, analizziamo quello che di buono è stato fatto e prepariamoci, perché mercoledì sera al Velodrome non sarà semplice ma con questo spirito e soprattutto questo van Persie tutto è possibile, anche l'impossibile.

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