Quando atterrasti a Fiumicino, avvitato nel dolore più grande, ti rivolgesti agli amici di tuo figlio, agli addetti ai lavori con cui Marco divideva una passione, con una frase che in quell'istante non poteva assumere un peso, una frase, circondata dalla sofferenza, che in molti, forse tutti, non riuscirono a comprendere. Il tuo primo pensiero fu indirizzato al non volere deludere nessuno, al voler essere disponibile con tutti, alla speranza, la speranza di essere all'altezza, di fare altrettanto, proprio come avrebbe fatto Marco. In questi quattro giorni non solo hai dimostrato di essere all'altezza, non solo hai dimostrato di essere disponibile con tutti, in questi quattro giorni hai fatto capire a tutti noi perché Marco era così, sei riuscito a far comprendere a tutti noi da dove è nato tutto l'amore che è stato riversato nel ricordo di Marco, sei stato in grado di insegnare a molti cosa significhi una famiglia, la semplicità, la dignità, l'amore. Oggi, sedendoti ai piedi di tuo figlio insieme a Martina, hai reso unica la genuinità di una famiglia, offrendo con quel gesto tutto l'amore con cui sei stato in grado di costruirla. Oggi tuo figlio sarebbe orgoglioso di te. Oggi hai fatto altrettanto, proprio come Marco avrebbe fatto.
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