La sentenza tanto attesa è arrivata: colpevoli. Da domani, anzi, già da oggi, i dibattiti su questa sentenza troveranno spazio nei vari social network, nelle vicinanze del frigobar su cui poggerà il quotidiano di turno, nelle piazze e, potete giurarci, anche in televisione. Autobiografico, come la nostra cultura impone. Ci saranno i favorevoli e i contrari, ci sarà chi sosterrà tutto e il contrario di tutto, ci sarà chi si sentirà indignato e chi privato di giustizia, chi tronfio e portavoce di quel sentimento popolare che quasi sei anni fa segnò l'inizio di una nuova era. In pochi, invece, si renderanno conto della sciagurata difesa portata in aula dai legali di Moggi, che invece di difendere l'innocenza del proprio assistito, con le intercettazioni, quelle tanto sbandierate prima e dopo le varie udienze andate in corso in questi anni, hanno di fatto informato un giudice che c'erano continue pressioni sui designatori per giostrare le partite e falsare il campionato; da parte di tutti, questo è chiaro, anche se da un punto di vista pratico sono mancate le prove, queste sconosciute. E ancora in meno si accorgeranno che questo movimento politico-sportivo, ieri come oggi, è portato avanti da un sistema che s'è dichiarato apertamente incompetente.
3 commenti:
Mi sembra una sentenza più che corretta, forse anche troppo mite....alla fine chi scommette ci ha rimesso soldi a palate...per colpa di questa ASSOCIAZIONE A DELINQUERE dedita a FRODE SPORTIVA.
Il termine "sentenza corretta" stride, e di molto, con quanto s'è potuto appurare durante i lunghi mesi d'udienza, dove, oggettivamente, non è stata messa alla luce una, che sia una, prova a carico degli accusati. Quindi il tuo affermare "forse anche troppo mite" si scontra palesemente con l'incongruenza della condanna. C'è stata un altrettanto oggettiva scelta scellerate della difesa, ma questa non deve farci dimenticare un punto: avere predisposto è più grave di avere commesso il reato. Dove sta scritto?
Non sono d'accordo neppure sul "predisposto", figurarsi col concetto di "sentenza mite". Mite di che poi? 4 mesi in meno della richiesta dei PM?
La verità è che quel mondo era (è e sempre sarà) un mondo fatto di figure bieche: maneggioni, millantatori, ruffiani; gente che ha bisogno di sentirsi considerati per contare o per avere il sentore di contare qualcosa.
Un mondo eticamente e moralmente censurabile.
Peccato che in galera per l'etica e per la morale ci si vada solo nelle più lugubri teocrazie; nei paesi civili si va in galera per reati commessi e provati. Ma in Italia ormai l'onere della prova è puro optional...
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