Oggi si torna finalmente a giocare, a respirare nuovamente il clima dell'agonismo, della voglia di battagliare su ogni pallone, di combattere nel rispetto dell'avversario per giungere al triplice fischio finale con i tre punti in tasca. Oggi sarà, finalmente, tempo di Arsenal, tempo di Premier League, perché diciamocelo chiaro: quella zuppa di partite amichevoli andate in scena in questi giorni non sono interessate a nessuno che ami realmente questo sport, ma nessuno, nessuno, nessuno. Tranne, ma qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte, alle agenzie di scommesse, vero cancro delle programmazioni attuali dell'intero sistema calcio, anche se nessuno sembra essersi accorto di questo. Ma torniamo al match odierno. Per fortuna (perché bisogna seriamente dire così) nessuno dei nostri è tornato a Londra con problemi di natura fisica (come invece accaduto per molti altri, in Inghilterra come in Italia), gli unici non disponibili saranno Gibbs e Jenkinson (pare per un periodo di un paio di settimane), mentre il resto della truppa sarà a completa disposizione di Wenger, che potrà scegliere il miglior undici da mandare in campo.
Oggi, come praticamente tutte le gare di Premier, sarà una gara difficile, complicata, che potrebbe sì proiettarci in una migliore posizione di classifica ma al tempo stesso mettere in discussione l'ottimo cammino svolto nell'ultimo periodo. Oggi potremmo vincere la quinta partita consecutiva, ma prima si dovranno fare i conti con un Norwich che fino ad oggi ha dimostrato di saper giocare un ottimo football, capace di mettere in seria difficoltà squadre titolate come Manchester United e Liverpool. A noi toccherà dimostrare di essere superiori (come la carta impone), di credere che il campionato sia ancora aperto, e che il City dei record (di debiti) possa essere ripreso. Oggi si torna finalmente a giocare, oggi è tempo di Arsenal. C'mon Gunners!!
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