..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 19 novembre 2011

REPORT: NORWICH 1-2 ARSENAL

E' sempre meraviglioso poter ammirare quelle maglie in campo, è meraviglioso soprattutto dopo due settimane di astinenza, lo è ancor di più quando quelle maglie, al termine di un match  incredibile, finiscono con l'essere intrise di sudore e erba dopo aver disputato, con qualità, cuore e voglia, una gara che le ha viste uscire vincitrici, da un campo difficile, da un pomeriggio che dopo i primi venti (pazzeschi) minuti sembrava stregato. Vittoria importantissima, questo è fondamentale sottolinearlo. Prima di tutto perché dopo aver prodotto così tanto in fatto di gioco e conclusioni a rete sarebbe stato un delitto non uscire dal Carrow Road con tre punti in tasca. Importante perché aver inanellato la quinta vittoria consecutiva significa esserci, di testa e in classifica, una classifica che oggi, a prescindere da quello che in questo momento sta accadendo in Premier, ci sorride, ci pone nuovamente in competizione per i posti Champions, ci racconta che possiamo ancora dire la nostra, perché è bene evidenziare che da qui alla fine manca ancora molto, troppo, e ciò che oggi sembrerebbe scontato domani potrebbe rivelarsi bugiardo.


Sui singoli poco da aggiungere. Tutti sono stati artefici di un pomeriggio in cui l'Arsenal ha disegnato football, tutti hanno preso parte ad una partita che c'ha visti dominare in lungo e in largo l'avversario, anche quando, per un nostro (umano) errore ci siamo ritrovati sotto. Certo, l'uomo che in questo momento lo si può considerare a ragione il giocatore più forte del mondo ne ha fatti altri due, che fanno, nell'anno solare in corso, 31 reti in 29 apparizioni. Quest'uomo è il capitano dei Gunners, porta il numero 10 sulle spalle e il suo nome è Robin van Persie. Il fuori-coro, però, lo faccio per Laurent Koscielny. Spostato a terzino destro per la duplice assenza di Sagna e Jenkinson, il ragazzo francese (che ha ricevuto la prima chiamata ufficiale dalla propria nazionale) ha dimostrato, ancora una volta e per chi, colpevolmente, non s'era accorto, il suo valore, di giocatore e di carattere, giocando una gara perfetta, proponendo un calcio pulito ed efficace, confermando che Wenger, tanto per cambiare, aveva visto lungo. Mercoledì sarà tempo di Champions League, di Borussia Dortmund, di Emirates Stadium, una gara che potrebbe vederci qualificati con un turno d'anticipo, una serata da vivere con il football dell'Arsenal, di gran lunga il più bello mai visto nell'intero pianeta.

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