..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 25 aprile 2012

BASTA SAPERLO ACCETTARE

Stamane ho letto un sacco di cazzate, inerenti il calcio, e di conseguenza ne scrivo. Tema il match di ieri sera tra Barcellona e Chelsea. Pare che dopo due partite perse ed un'eliminazione da una semifinale di Champions League (la quinta consecutiva!) il ciclo del Barça sia finito, che Di Matteo abbia compiuto un capolavoro.
Facciamo i seri?
Mettiamo nero su bianco quello che è accaduto nelle due semi-finali di Champions League che hanno anteposto inglesi e spagnoli? Vado a memoria, senza perdermi troppo nei dati ufficiali: 4 legni colpiti dai blaugrana (due all'andata e due al ritorno); 70% di possesso palla per gli spagnoli; 40 tiri contro 3 (gli unici e decisivi scagliati dal Chelsea verso la porta di Valdes); 1 rigore sbagliato da Messi; almeno 7/8 nitide palle da goal confezionate dai ragazzi di Guardiola.
Qualcuno vuole ancora parlare? Eppure questo calcio porta a farlo, senza cognizione di ciò che accade in campo, senza la minima percezione di ciò che è stato prodotto.
La risposta più bella l'hanno offerta i tifosi spagnoli: al rigore sbagliato da Messi, al gol con cui Torres ha chiuso definitivamente i conti. Un continuo sostegno alla squadra che nei 180' di gioco ha offerto il solito grande, meraviglioso spettacolo del gioco del football.
Capitolo chiuso. In finale di Champions giunge una squadra che in Premier League ha offerto un gioco insulso, privo di logica, un gioco che a destra e a manca ha preso sonori schiaffoni (la posizione in classifica lo testimonia ampiamente). In finale di Champions approda una squadra che secondo il suo attuale tecnico c'è giunta grazie a passione, orgoglio e voglia, dimenticando il "particolare" principale di perché è avvenuto ciò. In finale di Champions non arriva la squadra che da cinque anni domina in lungo e in largo l'intero panorama continentale e che secondo il suo mentore è anche la parte bella di questo sport, dove a volte si ride e a volte si piange, basta saperlo accettare. Lo sport, il calcio in particolare, dovrebbe avere anche una funzione culturale, quell'obbiettività capace di far scrivere pareri che non si discostino da quello che in realtà è accaduto. Ma tutto questo è in via d'estinzione, basta saperlo accettare.