..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 9 marzo 2013

IMU, TARES E POLITICA

Una buona, abbondante parte degli italiani sta chiedendo a gran voce una via d'uscita dal momento economicamente buio che sta vivendo il Paese: chi con un segnale forte sul tema dei costi della politica, altri con un deciso ridimensionamento riguardante il fisco e le tasse. Al momento però, di risposte non ne arriva.
Anzi, le uniche certe riguardano proprio i denari che dovranno tirare fuori gli italiani da qui a breve, riguardanti l'Imu 2013 e la Tares, ex Tarsu e Tia.
La prima, rispetto all'anno test 2012, tenderà ad essere più clemente nei confronti delle famiglie che possiedono seconde case vuote o affittate e dai titolari di negozi, inoltre il gettito IMU non sarà più ripartito tra Erario e Comuni, e di conseguenza non vi saranno più gli aumenti locali, visto che nel 2013 l’intero gettito IMU per abitazioni e negozi andrà a finire interamente nelle casse del Comune di residenza, il che fa pensare a una conseguente riduzione dell’imposta. Discorso diverso per imprese e alberghi. Chi possiede fabbricati di categoria catastale D, sarà chiamato a versare integralmente allo Stato il pagamento dell’imposta, con l’aliquota standard del 7.6 per mille. I Comuni, a loro volta, avranno la possibilità di applicare un ulteriore aumento dell’aliquota (dello 0,3%) per infoltire le proprie casse: quasi matematico che la maggiorazione dell’aliquota verrà senza alcun dubbio applicata da quei Comuni che sul proprio territorio vedono una decisiva presenza di alberghi e imprese. La "novità" più considerevole rispetto allo scorso anno sarà rappresentata dalle modalità di versamento: non più in tre rate ma bensì in due sole. Per quel che riguarda le tempistiche, la prima delle scadenze a cui saranno chiamati i contribuenti è a giugno con il versamento dell’acconto.
Per quel che concerne la Tares c'è un'unica certezza: gli italiani pagheranno più di quanto speso fino a questo momento con Tarsu e Tia. La nuova tassa Tares si applica a tutti coloro che occupano o detengono case, locali commerciali e aree coperte e scoperte, in grado di generare rifiuti solidi urbani. Il valore sarà calcolato in base ai metri quadrati e ci sarà una maggiorazione di 0,30 euro (elevabile a 40) a metro quadrato. Inizialmente la nuova tassa aveva come scadenza quattro rate, ossia gennaio, aprile, luglio e dicembre, ma si è deciso di fare slittare il pagamento della prima rata definitivamente a luglio, accorpando gennaio, così facendo il pagamento della prima rata si preannuncia molto pesante. Problema che si ripresenterà anche a dicembre, visto che ci sarà anche l’altra rata da pagare che si sommerà al versamento del saldo Imu 2013.
Il tutto senza dimenticare l’aumento Iva di un punto percentuale dal 1 luglio 2013 che, come è successo l’anno scorso, deprimerà il potere d’acquisto delle famiglie e di conseguenza la capacità dei contribuenti di rispettare tutte le scadenze fiscali imposte.
Giugno e luglio saranno mesi caldi e la ripresa economica appare decisamente lontana.