Quando potremo iniziare a parlare seriamente di golpe? E’ davvero una chimera oppure è qualcosa di concreto viste le azioni di partiti, media, personaggi più o meno autorevoli, atte a screditare non solo Beppe Grillo a livello personale ma anche tutto il moVimento in quanto entità politica che rappresenta il 25% dei votanti alle ultime elezioni?
Si legge dal sito del Senato:
Atto Senato n. 260 XVII Legislatura: Disposizioni per l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna e trasparenza dei partiti politici - 9 maggio 2013: assegnato (non ancora iniziato l’esame)
Iniziativa Parlamentare Anna Finocchiaro (PD)
Cofirmatari Luigi Zanda (PD) , Nicola Latorre (PD) , Felice Casson (PD) , Carlo Pegorer (PD) Rita Ghedini (PD) (aggiunge firma in data 2 maggio 2013).
Natura ordinaria - Presentato in data 22 marzo 2013; annunciato nella seduta pom. n. 4 del 25 marzo 2013. Classificazione TESEO - PARTITI POLITICI - Assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede referente il 9 maggio 2013. Annuncio nella seduta ant. n. 21 del 14 maggio 2013. - Pareri delle commissioni 2ª (Giustizia), 5ª (Bilancio), 6ª (Finanze)
Vediamo ora di cosa si parla nell’articolo 49 della Costituzione.
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Unitamente a questo articolo devono essere presi in considerazione anche i seguenti altri articoli della Costituzione:
Art. 18: I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
Art. 98 c. 3: I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione. Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità. Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d’iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all’estero.
XII Disposizione Transitoria: E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all’art. 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.
In tutto questo che c’è scritto, Costituzione alla mano, non c’è alcun riferimento a quanto vogliono “attuare”. Cosa significa allora “in materia di democrazia interna e trasparenza dei partiti politici“? Quello che vogliono fare è una modifica tale da impedire ad un movimento, associazione o altra entità diversa da PARTITO di partecipare alle elezioni, pur potendo riunirsi per attività politica. Anche un movimento, quindi, dovrà avere personalità giuridica perchè, UDITE UDITE, “il mancato acquisto della personalità giuridica precluderà l’accesso al finanziamento pubblico e la partecipazione alle competizioni elettorali“. Non solo quindi non rinunciano ai soldini pubblici del finanziamento ai partiti, andando contro anche alle idee di molti del PD che seguono Renzi, ma questa è condizione fondamentale per poter partecipare alle elezioni.
Siamo davvero sicuri che questa sia la PRIMA e VERA necessità tra le riforme Costituzionali? Che fine hanno fatto le province? E la diminuzione del numero dei Parlamentari?
Si legge sul profilo facebook della Finocchiaro: La proposta di attuazione dell’art.49 della Costituzione non è, malauguratamente per chi ne scrive e per chi vi trova elemento di polemica, una succulenta notizia che rivelerebbe l’avversione del Pd per il Movimento 5 stelle. Il ddl è infatti presentato nell’identico testo in cui venne depositato nella precedente legislatura, sia alla Camera che al Senato e riguarda tutti i partiti. Era (e resta) un pezzo di programma del Pd. Si tratta dell’attuazione – ritardata per troppi decenni e sollecitata più volte anche dal Capo dello Stato – di una decisione dei costituenti di particolare rilievo e pienamente coerente con il modello di democrazia parlamentare scelto per il nostro Paese.
Precedente legislatura…infatti, se ricordate bene, fecero di tutto per cercare di impedire al moVimento di poter partecipare alle elezioni. Il M5S dovette così modificare il NON-statuto.
Chi sollevò la questione nella scorsa legislazione: il PD, nelle persone di Bersani alla Camera e Finocchiaro al Senato. Sapevano che c’era alto rischio di fare flop alle elezioni e che il M5S avrebbe potuto rubare loro molti voti? Sì, probabilmente sì, ecco perchè si stavano preparando per tempo.
Ed è l’ennesima dimostrazione di quanto si continua ad affermare a tutti: PD e PDL sono un’unica entità. Hanno continuato ad ignorare la legge sul conflitto di interesse, l’ineleggibilità di Berlusconi, una seria lotta all’evasione e alla corruzione, ma sono pronti ad eliminare l’avversario con ogni mezzo.
Chi continua a non vedere è vittima dell’imbroglio e dei segreti che i media stanno cercando di occultare, che proteggono e custodiscono, la colpa non è degli elettori, ma degli eletti (o almeno dei più coscienziosi) che vedono questo turpiloquio alla democrazia e non insorgono, portando con loro gli elettori buoni e più assennati del centro sinistra.
AGGIORNAMENTO DAL BLOG DI BEPPE GRILLO:
“Il MoVimento 5 Stelle non è un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti MoVimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni.
I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà.”