..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 15 luglio 2013

L'ITALIA CHE TROTTA

Che fossimo un Paese in grado di offrire qualità ed esempi non serviva certo l'anno domini 2013, ma che nonostante una crisi che ha raggiunto livelli a dir poco inaccettabili riuscissimo a mantenere un livello così alto, in fatto di allevamento e agonismo, fa comprendere meglio a cosa si sta sputando, senza nemmeno rendersene conto.
Confini o meno, l'Italia che trotta sta offrendo spettacolo in tutto il Vecchio Continente. A Follonica la figlia di Ken Warkentin ha dimostrato di andare veramente forte, di essere la new entry delle generazione con il serio intento di scavalcare gli attuali leader, di mettere insieme un percorso dai ritmi vertiginosi. Prussia ha dominato il Città di Follonica, percorrendo i 2200 metri ad una media di 1.12.1, nel più facile dei modi. L'allieva della Verner ha così messo insieme un tris a seguire di tutto rispetto, dominando come a Follonica nel Filly dell'Europa e in una prova per coetanei in Danimarca. Ora ogni strada sarà verosimilmente percorribile. Pascià Lest, Probo Op e Princess Grig sono avvertiti. Sempre tra i confini di casa è stato ancora una volta Mack Grace Sm ha dominare la scena, imponendosi come e quando ha voluto nel Riccardo Grassi di Cesena, nonostante un numero 7. Prova maiuscola che proietta l'allievo di Lucio Colletti verso un Lotteria da protagonista.
Ma il periodo Made in Italy è proseguito vittoriosamente anche all'estero. In Danimarca è stata la figlia di Brads Photo, Priscilla Spin, agli ordini di Alessandro Gocciadoro a vincere un ingaggio per pari età: 1.15.6 sui 2140 metri. Nella stessa serata buon secondo posto nel clou di giornata per Linda di Casei.
In Finlandia c'ha pensato Owen's Club a portare in alto i colori italiani, replicando a distanza di 11 anni la vittoria in 1.09.3 del Capitano nel St Michel-Ajo. Vittoria prepotente e figlia di una condizione che ha portato l'allievo di Pietro Gubellini a diventare uno dei prossimi grandi protagonisti del trotto europeo.
Meravigliose anche le prove dei nostri tre anni in Norvegia. Da Rod Stewart splendido vincitore a Robert Bi, condannato inesorabilmente dalla guidata più brutta della storia ippica. Il figlio di Love You ha messo in campo un finale tanto ad effetto quanto importante per la categoria in cui si trovava, composta dai migliori tre anni d'Europa, mentre Robert Bi è stato vittima dell'improponibile (non) scelta del proprio interprete. Terzo di fuori al passaggio, di fronte combina l'inverosimile. Attende (cosa poi non si comprende bene; 600 finali) fino al punto di farsi coprire di fuori in terza ruota, non anticipando e rimanendo di fatto davanti ad un muro. In retta l'epilogo, con rottura per tamponamento (fosse uscito di li si sarebbe vista una "fucilata" che sarebbe rimasta impressa per parecchio tempo) e nulla di fatto.
Dei due, al momento, non ho alcun dubbio: Robert Bi sarà imbattibile sul miglio e stupirà sulle grandi distanze.