Poche ore e le
chiacchiere staranno a zero. In pista scenderanno i diciotto che si
contenderanno la storia, la corsa della vita, l'appuntamento più atteso.
Perché l'Amérique è così, prendere o lasciare.
Tanti campioni, qualche bluff, hanno attraversato i quasi cento anni della storia della corsa.
Da "Pro Patria" del 1920 a "Royal Dream" della scorsa edizione, la
carbonella nera dell'impianto parigino di Vincennes ha esaltato la
forza, il talento e il coraggio dei più grandi campioni del trotto
mondiale.
Come non ricordare la vittoria tutta italiana firmata
Romolo Ossani e Mistero (1947), o la doppietta di Gélinotte del '56 e
del '57.
E poi ancora la seconda tripletta della storia (la prima
appartenuta a Uranie tra il '26 e il '28) firmata dalla splendida
Roquépine (che vinse sul finire degli anni sessanta 3 Amérique: '66,
'67, '68; 2 Elitloppet: '66, '67; un Lotteria di Agnano e 2 Gran Premi
delle Nazioni).
E poi ancora Bellino II, che fece sue le edizioni del '75, '76 e '77.
Giungendo ai giorni nostri impossibile non fare il nome di Jean-René
Gougeon, il driver di Bellino II, che tra il 1986 e il 1988 conquistò
con il mitico Ourasi la seconda (e finora unica nella storia della
corsa) tripletta del suo incredibile palmarès.
Ina Scot, nel 1995,
segnò la prima vittoria di una donna alle redini, grazie al temperamento
e alla voglia di arrivare di Helen Johansson.
Nel 1999 fu la volta di Moni Maker, la campionessa statunitense che tutto il mondo idolatrò.
Gli anni 2000 furono dominati dal più grande trottatore che la storia
ricordi, il nostro Varenne, capace nelle edizioni del 2001 e 2002 di
mettere dietro, a distanze siderali, francesi e non.
Oggi,
rispetto alle ultime edizioni della corsa faro del meeting francese, i
dicotto che si contenderanno i 2700 metri più affascinanti del globo
terracqueo, avranno, ognuno a suo modo, chance di conquistare l'ambita
corsa.
Nessuno partirà con i favori del pronostico, o meglio, nessuno potrà essere considerato un gradino sopra tutti gli altri.
E questo, inevitabilmente, farà vivere un pomeriggio di passione e incertezza.
Ready Cash sarà, alla fine, il favorito, come giusto che sia, viste le
vittorie che l'hanno visto protagonista nel 2011 e nel 2012.
Up The
Quick sarà il contro, il 6 anni di Francois Leblanc che cercherà nel
pomeriggio più importante di imporsi davanti ai più esperti, ai
migliori.
Oggi ci sarà anche l'italianissimo Make Grace Sm, che non partirà battuto, ma avrà sicuramente corsa dura e veritiera.
Ben composta sarà la truppa proveniente dal nord Europa, con la
meravigliosa femmina di 8 anni Save The Quick e con un Maharajah che
potrebbe essere tutto o niente.
E perché non pensare ad un clamoroso
doppio Cournelier-Amérique (fatto solo una volta nella storia da una
femmina, Masina, nel 1961) da parte di Roxane Grif, l'allieva di
Sébastien Guarato che soli sette giorni fa ha fatto il vuoto nella
dirittura d'arrivo davanti alle tribune.
Tutto questo troverà
risposta poco dopo le 16, quando tutta la Francia (e gran parte
dell'Europa) si fermerà per assistere alla corsa più affascinante, a
quei 2700 metri che indelebilemnte scriveranno altre pagine di una
storia infinita.
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