..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 5 febbraio 2017

THE END AND THE BEGINNING OF AN ERA



E’ stato un viaggio lungo mezzo secolo, capace di attraversare, toccare e rendere indelebile ogni passo fatto dai Black Sabbath, partiti dalle West Midlands e tornati la dove il Metal, l’Heavy, il Doom e tutto quello che ne è poi conseguito è nato, cambiando letteralmente il modo di concepire le sette note.


Un viaggio che si è concluso nella loro Birmingham, nella notte del 4 Febbraio, a soli nove giorni dal quarantasettesimo anniversario dell’album di debutto. Da quel 13 Febbraio del 1970 niente è stato come prima, nessuno ha più potuto fare a meno di ispirarsi ai riff di Tony e Geezer, all’istrionico personaggio di Ozzy, alla musica della band che ha costruito le fondamenta per lo sviluppo di tutto il movimento Metal. Quale chitarrista, quale band non ha suonato almeno una volta “War Pigs”, “Paranoid” o altri capolavori della band di Birmingham. Tutti, volenti o nolenti, sono figli di un patrimonio che negli anni ha reso possibile la nascita di decine di gruppi che hanno scritto pagine importanti della storia del Metal. 

Ora che l’ultimo concerto ha messo un punto alla storia dei Black Sabbath in molti ci inizieremo a domandare se mai, un domani, anche in considerazione della carta d’identità e delle condizioni di salute di alcuni membri della band, ci potrà mai essere un ripensamento, la voglia di incidere ancora e perché no, ritornare sul palco per concedere, questa volta si, l’ultimo handbanging ad un popolo rimasto fedele per lustri. Quesito al quale, poche ore dopo l’ultimo show, nessuno può dare una risposta, probabilmente nemmeno gli attori protagonisti.

E allora non rimane altro che godere di tutto il materiale che Tony e compagnia hanno saputo confezionare nella quasi cinquantennale carriera dei Black Sabbath, magari ritrovandosi davanti ad una buona pinta di birra per ricordare aneddoti, viaggi, stage vissuti e respirati, lasciando emergere tutte le emozioni che hanno segnato per sempre la storia musicale di ognuno di noi.

Con la chiusura dell’ultimo Tour non si è scritta la parola fine, si è semplicemente celebrata la storia, già oggi divenuta leggenda. A suo modo la serata alla Genting Arena ha segnato un inizio, e non una fine. L’era dei Black Sabbath iniziò per la mutilazione delle dita della mano sinistra di Tony, una condizione che obbligò il ragazzo di Handswort a reinventare il proprio modo di suonare, creando quel sound che nessuna band aveva mai raggiunto, né prima, né dopo. E quando ancora oggi, quando qualcuno si domanda se l’Heavy Metal sia nato a causa delle dita di Iommi, lo stesso Tony, attraverso un passo del celeberrimo “Iron Man”, non ha potuto far altro che rispondere “Be’... mi sembra davvero esagerato. Dopotutto, c’è molto altro in questa storia.”.


Nessun commento: