Oltre 300 migranti andati via dallo Sprar; debiti delle cooperative che dovevano essere saldati con i fondi bloccati dal Viminale; contenziosi con i proprietari delle case affittate per ospitare i rifugiati; 80 operatori sociali che hanno perso il lavoro così come il personale dell’asilo nido, che ora non c’è più neanche per per mancanza di bambini del posto; migranti impiegati nei laboratori artigianali e nella raccolta dei rifiuti.
"Sono stati tutti trasferiti, il Tar dimostra che non era giusto. Adesso ci vuole un tempo lunghissimo per ripartire. L’intenzione del governo era azzerare gli Sprar in Italia. Ma Riace non era uno Sprar, era un progetto di comunità. Ora aspetto giustizia anche sotto il profilo penale.". Mimmo Lucano
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