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lunedì 11 febbraio 2008

EXPLOIT IN FRANCE

Exploit Caf, che da quando è rientrato, il primo giorno del meeting d’hiver lo scorso 30 ottobre, si è sempre piazzato nelle cinque uscite effettuate sulla pista del Plateau de Gravelle, è andato a segno, da favorito (3,6 la quota), nel Prix de France, uno dei grandi appuntamenti del trotto internazionale che sinora, in cinquantotto anni di storia, non aveva mai arriso ai rappresentanti dell’allevamento italiano. Vittoria pesante e meritata, ma anche sofferta perché ottenuta dopo percorso non facile. «Siamo partiti bene, ma quando si sono assestate le posizione - ha spiegato nel dopocorsa Jean-Michel Bazire - mi sono ritrovato molto indietro, chiuso tra i sulky. Sino sulla salita le speranze erano minime, poi sull’ultima curva Enrico Bellei è stato sportivissimo, mi ha lasciato lo spazio per uscire e Exploit ha saputo mettere in campo un grande sprint». Uno sprint devastante, che non ha dato scampo a Meaulnes du Corta che è stato l’unico tra gli avversari a provare ad opporsi alla progressione del figlio di Toss Out. Bazire ha tenuto sotto pressione il portacolori della famiglia Lenzi toccandolo con qualche colpo di frusta, ma solo per evitare divagazioni. Exploit è passato facile imponendosi a media di 1.10.7, misura che è rimasta lontano dal record della corsa (e della pista) di 1.09.8 di Kool du Caux lo scorso anno, ma che rappresenta comunque il nuovo vertice degli indigeni italiani sui 2100 metri. Limite che già gli apparteneva (come secondo lo scorso anno nel Prix de Lille dietro My Love Lady) in coabitazione con il grande Varenne, che su questa stessa pista nell’agosto del 2002, alla penultima corsa in carriera, vinse a media di 1.10.8 la prova parigina della World Cup. Exploit Caf, presentato per la prima volta completamente senza ferri, è scattato bene dal 6; nei primi 200 metri è rimasto in linea con Opal Viking e Niky i più solleciti al suo interno con lo svedese pronto a scendere in corda sull’avvio non altrettanto sollecito di Magnificent Rodney e Algiers Hall. Subito dopo si è fatto avanti Meaulnes du Corta che è andato a fianchi di Opal facendo strada al compagno di training Offshore Dream che nel tratto piano lo ha aggirato portandosi direttamente sul battistrada Opal Viking. Così all’imbocco della salita, con il gruppo compatto nonostante il ritmo costantemente sollecito (primo chilometro in 1.11.3, 35.3 i 500 metri della salita) Exploit Caf si è ritrovato in terza pariglia esterna, chiuso da Improve As e poi anche da Algiers All. Per il rappresentante dell’allevamento italiano la situazione si è ribaltata quando Improve As si è estromesso in errore e Algiers non ha insistito lasciandogli la possibilità di trovare di nuovo la destra libera. Tra gli sconfitti è uscito con l’onore delle armi Meaulnes du Corta ed ha ancora corso benissimo Orla Fun, terza esattamente come nell’Amérique; Opal Viking ha probabilmente pagato la decisione di non dare strada a Offshore Dream, che ha rappresentato la delusione più cocente della corsa, salvando a stento il quinto posto.
Claude Piersanti
DA IPPICA.BIZ

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