..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 15 marzo 2008

IULIUS DEL RONCO "come" VARENNE


E' durato la bellezza di 7 anni e 24 giorni, anzi, vorrei precisare che dura ancora, il rotolo sul miglio del "Trotter" milanese in 1.53.4, per una media al Km di 1.10.9

Allora fu un certo Varenne a stabilire l'ancora valido primato sulla pista, era il 18 febbraio 2001, ore 17:15, minuto più minuto meno, era il Premio Mario Locatelli, con dotazione di circa 65 mila euro, e i rivali in pista erano, in ordine rigoroso di arrivo alle spalle del Campione di Zenzalino, Vidar, Zambesi Flash, Mapleton, Turno Gas, Volomist e C Toj Frokjaer.

Le lancette si fermarono sull'1.53.4 dopo una partenza in 27.7 per i primi 400 metri, un 2/4 di trasferimento a metà gara passato in "decellerazione" in 29.5 per un totale di 57.2 per i primi 800 metri e la chicca finale passata da un 3/4 in 28.7 e una chiusa in retta d'arrivo per fare passerella in 27.5, e 800 metri terminali in 56.2

Varenne in quell'anno arrivava dalla trionfale trasferta parigina, dove sulla carbonella nera di Vincennes aveva appena conquistato il primo dei due Prix d'Amerique della sua ineguagliabile carriera, battendo una superlativa Fan Idole e il campione uscente General du Pommeau, a media di 1.13.7 sui 2700 metri.

Ironia della sorte anche per Iulius del Ronco il record sull'anello di San Siro è arrivato dopo un Gran Premio, in questo caso l'Andreani di Aversa (e ad Aversa Varenne vinse la sua prima corsa di "gruppo", Gaetano Stabile del 23 maggio 1998), in cui le cose non sono andate bene come per Varenne nel Prix d'Amerique, causa la rottura allo stacco, che ha lasciato anche uno strascico di polemiche, visto che il suo interprete, Pietro Gubellini, aveva cercato di richiamare la partenza per la rottura di un finimento in fase di allineamento.

E ieri, 14 marzo 2008, forse, l'entourage di Iulius del Ronco, ancora una volta interpretato da Pietro Gubellini, ha voluto dare voce allo stato di forma del figlio di Viking Kronos (guarda caso ancora un richiamo al passato, essendo stato il figlio di American Winner l'unico e indiscusso rivale del figlio di Waikiki Beach fino ai tre anni di attività) con una prestazione sopra le righe.

Certo che non era il Mario Locatelli, ma una semplice condizionata per 4 anni, Premio Arabo, sta di fatto che Iulius, proprio come Varenne, partendo in 27.2 ha voluto cominciare il suo miglio da record addirittura meglio del maschio italiano proveniente dall'Allevamento di Zenzalino.

Dunque lancio in 13.2 per completare il primo paletto dei 400 metri in 27.2, 42.9 i 600 metri e parziale di 30.0 secco per arrivare a metà gara in 57.2, guarda caso come Varenne.

Il primo Km è stato passato in 1.11.5 con frazione dai 600 ai 1000 di corsa in 28.6, Iulius arrivava così ai 3/4 di miglio in 1.25.2 e terza frazione con un 28.0 secco.

L'ingresso in retta è stata una passerella in piena spinta con chiusa in 28.2 per un 800 terminale in 56.2, si esattamente come il Campione della Dany e della connection Minnucci-Turja.

Non si è fatto mancare proprio nulla Iulius del Ronco, stesso ragguaglio cronometrico e stessa divisione, nelle due parti gara, dei tempi per gli 800 iniziali e terminali.

Per una volta, sulle piste italiane, un cavallo "normale" è diventato per un giorno come Varenne, andando a mettersi, sulla stessa linea di tempi e di record al fianco del Capitano, e probabilmente per rimanerci molto, molto a lungo.

Iulius del Ronco non sarà mai come Varenne, ne lui e nessun'altro, ma l'Ippica è fatta da uomini e cavalli, e ogni tanto, una bella favola, nata dal lavoro e l'abnegazione, sia degli uomini che dei cavalli, riesce a fare emozionare tutti coloro che gravitano, da addetti ai lavori e da semplici appassionati, in questo mondo pieno di passione e magia.
di Cirdan

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I figli di Viking Kronos sono tutti ottimi cavalli.
Ricordo ancora quando Viking annichilì Varenne, forse proprio a Milano.
Poi il ritiro dalle corse.
Con lui in pista non so se sarebbe nato il "mito" di Varenne...
Max

Unknown ha detto...

Si era Milano, Kolgjni in quell'occasione schernì Minnucci con il frustino alzato invitandolo a prenderlo se ne avesse avuto la possibilità, era il G.P. Nazionale "Memorial G. Ferraris".
Era il luglio 1998 e a distanza di tre mesi al LXXI Derby Italiano del Trotto la scena si ripresentò a ruoli inveriti.
Difficile dire con i se e con i ma, di sicuro è che Varenne dimostrò al mondo intero, in ogni pista, in ogni luogo e contro i migliori di quel fantastico periodo (Victory Tilly su tutti)il suo immenso valore, che, credo e affermo, vada contro ogni qualunque possibile Viking Kronos di turno.