Da sempre il tifoso Juventino considera l'Inter e la sua dirigenza responsabile, almeno parzialmente, dello scandalo calciopoli.
Vox populi, vox dei, come direbbe Sandulli.
Da sempre il tifoso Juventino aspetta in riva al fiume il momento della rivincita, l'attimo in cui le malefatte dei nerazzurri saranno messe all'attenzione dell'opinione pubblica. Passaporti, bilanci, intercettazioni, spionaggio: trovate voi la ragione per cui l'Inter non merita il terzo scudetto farlocco consecutivo.
Perchè non se lo merita. Non se lo merita per i favori arbitrali, per le spese folli, per il gioco espresso e per tutte le ombre che aleggiano sull'operato di esponenti della società. Ma questa volta sono innocenti.
Innocenti, non onesti.
Le intercettazioni riguardanti Mancini e moltissimi giocatori e dirigenti della società nerazzurra non contengono, allo stato attuale, niente di penalmente rilevante.
Congetture, supposizioni, congiure e maldicenze appartengono alla categoria "spazzatura mass mediatica".
Secondo queste voci (non notizie), Mancini avrebbe intrattenuto rapporti con un pregiudicato, sotto indagine per mafia. Fine della storia.
Il rigore sbagliato da Materazzi (anche lui intercettato, sencondo fonti attendibili), il legame con le scommesse clandestine, la rimonta della Roma, i fantasmi della criminalità del giro delle scommesse, sono frottole.
Il rapporto con giri di prostitute di alto bordo, cocaina e ricatti da esse derivanti, sono frottole.
Il fatto che Moratti approfitterà delle intercettazioni per esonerare Mancini per giusta causa, come da clausola contrattuale, senza elargirgli una buona uscita o le rimanenti spettanze (tre anni di contratto ancora per un ammontare lordo di oltre 25 milioni di euro).
Il fatto che da mesi gli avvocati dell'Inter (stando a quanto dichiarato da diversi giornali) stavano valutando la possibilità di trovare una scappatoia che garantisse l'esonero 'gratuito' di Mancini appartiene al campo delle coincidenze.
Il fatto che Mancini litigasse col dottor Combi perchè non era in grado di garantire l'assistenza necessaria per gestire la stagione e il conseguente calo fisico di quest'anno potesse essere ad esso correlato appartiene al campo delle speculazioni.
La disponibilità di sostanze acquistate in Svizzera, in grado di mascherare l'uso di integratori illeciti e quant'altro, non è dimostrata, è solo desunta da alcune misteriose intercettazioni (si parlerebbe della necessità di due "stampelle").
I rapporti cliente-fornitore, testimoniati all'epoca pre-calciopoli, con un allora altissimo dirigente nerazzurro, bandiera dell'Inter di Massimo Moratti, la disponibilità e le regalie di telefoni cellulari e quanto necessario ai clienti non è da mettere in relazione con le mancate intercettazioni di esponenti nerazzurri nel periodo di calciopoli, nonostante i frequenti contatti con la Svizzera. Andavano solo a fare benzina.
Il pestaggio di Giancarlo Padovan, subito derubricato come aggressione a scopo di rapina, non è da mettere in relazione con i rapporti intrattenuti con persone pregiudicate da parte di Mancini.
Il coinvolgimento, ancora non comprovato ma fatto filtrare abilmente da organi di stampa, di Ibrahimovic nella faccenda, non è stato fatto ad arte per giustificare la sua possibile cessione a fine anno al Real Madrid, per altro non confermata.
La situazione contrattuale di molti giocatori interisti, in scadenza o ad un anno dalla scadenza di contratto, e le voci di un disimpegno da parte della famiglia Moratti dopo la prossima stagione per motivi economici e le pressioni da parte di Antonveneta in merito a un rientro parziale della posizione debitoria, sono tutte da dimostrare.
L'Inter è innocente.
Mancini è innocente.
E come loro lo sono tutti i tifosi interisti. Sicuramente Mancini non siederà sulla panchina dell'Inter la prossima stagione: lo scandalo ha danneggiato la sua immagine inevitabilmente e il licenziamento per giusta causa è inevitabile.
Questa è la notizia.
Per ora.
Cronos era il padre di Zeus. Il padre che divorava i suoi figli. Il tempo è galantuomo. E il padre divora i suoi figli.
di REDFIELD
di REDFIELD
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