..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 16 maggio 2008

GIORNALISTI VERI


La ragione che ha spinto il Team di Ju29ro.com a chiedere e ottenere un'intervista esclusiva a Gigi Moncalvo, è una soltanto: la sua juventinità.
Sebbene il Moncalvo giornalista non abbia bisogno di presentazioni (una sua biografia è disponibile qui), ci pare doveroso spendere alcune parole sui motivi che hanno fatto di lui un punto di riferimento solido e credibile per chi, come noi, ha deciso di approfondire la "materia calciopoli" senza fermarsi alle verità, sbrigative e spesso contraddittorie, diffuse da quasi tutti gli organi di informazione a partire da quella maledetta estate del 2006.
Qualche osservatore della pagliuzza altrui potrebbe farci notare che proprio Gigi Moncalvo, ospitando in una puntata del suo programma Confronti il giornalista Marco Travaglio, ebbe in passato alcune perplessità riguardo al terremoto mediatico che travolse la Juventus e i suoi dirigenti, ascritti senza alcun riguardo alla lista dei criminali, non solo sportivi, del Bel Paese.
Non è un mistero che anche fra molti di noi, durante le prime settimane che seguirono la deflagrazione dell'affaire calciopoli, il disorientamento e lo sconforto avessero preso il sopravvento su qualsiasi desiderio di approfondimento e approccio razionale nei confronti di quella montagna di intercettazioni, carte e documenti sapientemente somministrate all'opinione pubblica da un sistema mediatico quantomeno discutibile.
Sistema mediatico che oggi, alla luce degli avvenimenti e delle rivelazioni emerse a più riprese dopo quei giorni terribili, non possiamo non ritenere viziato da eccessi e sensazionalismi gratuiti indegni di uno Stato di Diritto.
Il grande merito del giornalista e tifoso juventino Gigi Moncalvo è stato proprio quello di entrare senza indugi nel cuore della vicenda calciopoli, analizzandone i contenuti e le mille sfaccettature, fino a ricavarne un quadro assai più completo e credibile rispetto a quello che troppi suoi colleghi hanno raccontato per mesi e mesi, nella speranza di chiudere il prima possibile e senza troppi interrogativi il peggior capitolo della storia del calcio italiano.
Questa sua scelta in controtendenza non è stata certamente priva di intoppi, come avrete modo di scoprire leggendo la sua intervista, ma com'è sua abitudine Gigi Moncalvo non ha barattato la sua libertà di pensiero con la convenienza o i benefìci del silenzio, pagando il conto delle sue scelte di tasca propria, senza compromessi. In una parola: si è comportato da giornalista vero.
L'intervista, che è composta simbolicamente da ventinove domande - quanti sono gli scudetti vinti sul campo dalla Juventus -, sarà divisa in tre parti, e toccherà davvero tutti gli aspetti della sua juventinità, raccontando una passione viscerale, quella per i colori bianconeri, dalle sue origini fino ai giorni nostri.
Nota: la prima parte dell'intervista sarà pubblicata martedì 20 maggio.

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