Collina: «Arbitri tutti da promuovere»
Il designatore giudica positiva la stagione: «Errori? Mai in malafede»
ROMA, 26 maggio - «Una stagione tutto sommato positiva». Quella degli arbitri secondo il designatore Pierluigi Collina. «Ci sono stati degli episodi negativi, è vero - ha detto a Radio Anch'io Sport - ma lavoreremo su questi per cercare di migliorare. Ci sono state sorprese, conferme e arbitri nuovi che stanno crescendo. Credo che siamo sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo, che è quello di creare una classe arbitrale affidabile nel medio e lungo periodo».
ERRORI UMANI, NON CALCOLATI - «La cosa che mi è piaciuta di più da parte dei direttori di gara - ha aggiunto Collina - è stata la grande voglia di lavorare, di applicarsi davanti a metodologie nuove e abitudini diverse rispetto a quelle del passato. Quello che non vorrò rivedere invece lo dirò a loro». Magari gli involontari 'aiutini' all'Inter... «Si deve avere il diritto di sbagliare senza che questi errori vengano interpretati in una qualche maniera», ha risposto Collina. Che poi ha aggiunto: «Non è facile essere sereni quando tutto intorno ci sono situazioni che sono poco serene. Negli ultimi tempi il lavoro maggiore è stato proprio quello di cercare di fare restare tranquilli gli arbitri, soprattutto in un campionato, mi riferisco alla serie A, che è stato equilibrato come non mai negli ultimi anni. Ognuno deve avere senso di responsabilità».
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Siamo così giunti alla fine di questa stagione, ognuno con le proprie vittorie, ognuno con le proprie sconfitte, chi euforico per aver condotto una stagione ai massimi livelli, chi deluso o rammaricato per non aver centrato gli obbiettivi prefissati ai blocchi di partenza.
Questo discorso naturalmente vale per tutti: presidenti, staff tecnici, giocatori, gli stessi tifosi e naturalmente va ampliato a chi, in questo mondo del calcio, ha un ruolo fondamentale; garantire durante ogni singola partita e di conseguenza sulla classifica finale il giusto risultato.
Gli arbitri.
Ma secondo il designatore arbitrale Pierluigi Collina l'intero organo arbitrale ha disputato una stagione tutto sommato positiva.
Tutti da promuovere, tutti da considerare idonei per il lavoro svolto in questa stagione.
Evidentemente l'ex arbitro viareggino dimentica alcune cose, o meglio, dimentica il numero impressionanti di errori commessi dai suoi sottoposti in molte partite del campionato 2007/08.
Abbiamo più volte ribadito come, in questa stagione, il numero di errori commessi dalle "giacchette nere" è risultato il più alto che la storia calcistica moderna ricordi.
Secondo varie indagini condotte sia dalle testate giornalistiche italiane, sia da organi preposti a valutare in base a cifre e percentuali gli errori comminati dagli arbitri, emergono dati in pieno contrasto con le dichiarazioni di Collina.
Nel mese di febbraio, secondo l'Osservatorio sugli errori arbitrali, il dato clamoroso che veniva messo sotto la lente d'ingrandimento era la percentuale di partite "falsate" dagli stessi arbitri, con sviste clamorose, che inevitabilmente hanno cambiato la classifica di Serie A, rendendola a tre mesi dalla conclusione del campionato deleteria per le squadre che avevano subito torti evidenti e di riflesso oltremodo positiva rispetto a quello dimostrato sul campo per coloro che invece hanno usufruito di "aiutini"
Il dato parla del 52% di gare "falsate", con una classifica che vedeva tra le più penalizzate la Juventus (-13), il Milan (-7), la Roma (-7), la Lazio (-5) e la solita Reggina, punita con il record di -12 punti, dopo i -18 del campionato scorso. Gli arbitri avrebbero invece favorito l'Inter (+6).
Se si osserva attentamente la classifica di quel periodo non si può non notare di come, senza tutti quegli errori, la fisionomia del campionato avrebbe indiscutibilmente avuto un altro percorso per la vittoria finale.
Classifica reale:
Inter 53 punti; Roma 45; Juventus 41; Fiorentina 37; Udinese 33; Milan* 33; Atalanta 29; Sampdoria 28; Genoa 28; Palermo 28; Napoli 27; Catania 23; Lazio 23; Torino 21; Livorno* 21; Siena 20; Parma 19; Reggina 18; Empoli 16; Cagliari 14.
Classifica virtuale:
Juventus 48 punti; Inter e Roma 45; Milan 41; Fiorentina 36; Atalanta 33; Palermo, Sampdoria e Udinese 28; Napoli 27; Genoa 26; Reggina 25; Lazio 24; Livorno 23; Catania e Siena 21; Parma 19; Torino 18; Cagliari 16; Empoli 15.
Questi dati assumo un valore ancora più maggiore se vengono valutati singolarmente e sopratutto se si considera che il dato maggiore su cui sono state stilate queste classifiche è riferito ai calci di rigore.
Indiscutibilmente sotto gli occhi di tutti appare come un campionato che, senza errori, avrebbe permesso a più società, a più squadre, a più staff tecnici, a più tifosi e a più organi di informazione di vivere gli ultimi tre mesi di campionato con le sfumature di un vero e proprio finale trilling di uno dei capolavori di Sir Alfred Joseph Hitchcock.
Ma questo come tutti sappiamo non è potuto accadere, e appare notevolmente inopportuno che chi questa sorta di garantismo avrebbe dovuto farla rispettare, perseveri con l'insistenza di chi è convinto di avere svolto in maniera più che positiva il proprio lavoro e ruolo.
Lo sconcerto si evidenzia nella parte centrale dell'intervita rilasciata dal viareggino Collina; "Si deve avere il diritto di sbagliare senza che questi errori vengano interpretati in una qualche maniera", e su questo punto penso che siamo tutti daccordo, daltronde l'accostamento che spesso e volentieri viene fatto al centravanti che sbaglia a porta vuota un gol calza a pennello. Quello che non appare chiaro e quando Pierluigi Collina dice: "Non è facile essere sereni quando tutto intorno ci sono situazioni che sono poco serene...".
Il contrasto della frase appena riportata appare alquanto evidente con l'avere il diritto di sbagliare senza che niente venga per forza di cose accostato o interpretato nella maniera sbagliata.
Quali sarebbero - verrebbe da chiedere - queste situazioni poco serene, in circostanze in cui non è per niente facile essere sereni?
Ma non siamo di fronte al nuovo calcio?
Ma non siamo finalmente usciti dalle turbative di una banda di truffatori?
A noi di situazioni poco chiare, in questi due lunghi anni, ne sono emerse a fiumi, e per di più a ragion veduta, ma che in questo nuovo mondo del calcio a chi gestisce il controllo delle singole gare, gli arbitri, e della classifica finale cercando di dare la maggiore trasparenza sfugga una frase del genere ci da modo di pensare ancora.
Abbiamo visto gente arrampicarsi sugli specchi per dare un senso a ciò che è emerso dalle varie sentenze sportive di due anni orsono, ma tutto sembra non essere cambiato di una virgola. Quindi stimatissimo Pierluigi Collina, non diamo al popolino le solite frasi di ciorcostanza facendo credere che questa stagione, da un punto di vista arbitrale, è stata positiva, quando in realtà è stata la più disastrosa di sempre e sopratutto, se ha avuto la sensazione di vivere situazioni poco serene, in cui i suoi sottoposti non hanno potuto gestire il loro ruolo nella giusta tranquillità, c'è lo faccia sapere, lo faccia sapere con elementi validi e senza giri di parole, in questo periodo storico avvolto dai giustizialisti, di un po di garantismo che non faccia cadere nel grottesco il termine giustizia ne abbiamo tutti bisogno.
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