..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 24 maggio 2008

SI PARTE

Domenica a Modena andrà in scena uno degli appuntamenti cardine per i tre anni, il Gran Premio Tito Giovanardi, primo Gruppo I della stagione sulla distanza del doppio chilometro. La corsa si presenta quanto mai aperta ed incerta, considerando il fatto che la generazione 2005 non ha ancora stabilito una vera e propria gerarchia, con i migliori ad avvicendarsi di volta in volta in vetta alla graduatoria. In diciassette hanno accettato la sfida del Ghirlandina, con le due file a ranghi compatti ed il solo Luxor delle Badie al via in terza fila. Proprio il fatto che Luxor, vincitore del Berardelli, non abbia i parametri per rientrare nei migliori sedici, la dice lunga sull’estrema omogeneità dei valori in campo. Il pronostico non può prescindere tuttavia da Lana del Rio (foto in alto). La femmina di Santo Mollo, alla prima esperienza contro i maschi, presenta curriculum di primissimo livello, sei primi ed un secondo posto nelle ultime sette uscite. Tale score, unito all’impressione destata in occasione degli ultimi due risalti a Milano, uno in un invito a media di 1.13.9 affrontato in costruzione esterna, l’altro nel GP Emilia, siglato in 1.14.3 sui 2000 metri dopo strappo veemente nella prima frazione e chiuso con fresco scatto nel tratto finale, collocano la figlia di Varenne nel ruolo di sicura protagonista. Il numero poi sembra ottimale per andare al comando nel giro di 2-300 metri, e una volta in testa, la portacolori di Francesca Lo Bue diventerebbe dura da battere. I più veloci al suo interno sembrano Lorez del Ronco, un vero proiettile allo stacco, e Leoner of Brown. Il pupillo di Monopoli potrebbe dunque rivestire ruolo determinante nell’economia della prova, visto che una volta al comando sicuramente concederebbe via libera a Lana, aumentando nel qual caso anche le possibilità di entrare nel marcatore. Leoner, al contrario, potrebbe legittimamente puntare ad una corsa di testa. Il cavallo di Edy Moni, interpretato anche in questa occasione da Roberto Andreghetti, visto che il suo creatore sembra essere fedele al motto di squadra che vince non si cambia, ha messo in mostra durante la pur breve carriera di possedere oltre che mezzi importanti anche un notevole scatto iniziale. Il secondo posto nell’ormai lontano ma pur sempre basilare Gran Criterium è giunto proprio grazie ad una oculata tattica di rimessa. La vittoria ottenuta nel Veneto a Milano, in percorso esterno, ne ribadisce la forma ed il potenziale. Arroccata in corda troviamo Letter From Om. La cavalla di Paolo Romanelli, che ne sarà l’interprete visto che i problemi alla schiena sono stati risolti, ha subìto una severa quanto inaspettata battuta d’arresto nell’Elwood Medium Filly, quando da salda leader è stata battuta di precisione da Lefirst, ma le vittorie ottenute precedentemente a Roma e a Bologna contro i maschi, la pongono sicuramente tra i pretendenti al successo. Il numero uno inoltre le permetterà di restare alla finestra per poi mettere in campo il suo violento allungo da distanza ravvicinata. Altro probabile protagonista è Light Kronos, vincitore in dicembre a Roma dell’Allevatori. Certo la forma attuale non è molto indicativa, visto che dopo aver trascorso l’inverno in Belgio, ha fatto ritorno in Italia pochi giorni prima del rientro nel Premio Veneto, dove è apparso decisamente lontano dalla migliore condizione sbagliando in partenza. Il lavoro di Ehlert lo avrà portato avanti, quindi legittime sono le sue aspirazioni per cercare un risultato di rilievo. Leonardo Grif deve affrontare un complesso numero otto, ma il pupillo di casa Cariello è apparso in costante crescita, come dimostra il secondo posto in 1.12.8 nell’ultimo ingaggio milanese, dove ha rifinito la condizione. Restando in casa Baldi, Lorenzo sarà il driver di Larry Bird, mentre Leonardo avrà in sediolo Roberto Vecchione. Larry apre la lunga lista di quei cavalli che rappresentano più di una sorpresa. Il cambio di allenatore ha contrassegnato un netto miglioramento di rendimento del figlio di Ganymede, capace di vincere ben sei delle nove corse disputate in carriera, e dopo lo svarione nel Veneto finito ancor prima di iniziare, è arrivata la vittoria sui 2000 a Bologna alla media ufficiale di 1.15.5 che nasconde un rotolo personale in meno di 2.29. Long Drink Lucy, recorder della generazione per un breve periodo, cerca il riscatto dopo l’abulica prestazione nel GP Veneto. Leonida Grif ha palesato doti di coraggio e generosità, piazzato nel Berardelli e nell’Italia, prima di vincere in 1.13.7 l’Elwood Medium a Padova, sempre con percorsi esterni. Little Games, dopo il secondo posto nell’Allevatori, ha trascorso una lunga pausa rigenerante, rientrando con un prudente terzo posto. Le Roi Gar presenta curriculum di tutto rispetto, ma ha fallito le uniche due corse in cui ha affrontato i primi della classe, a Bologna e Padova. Lewis Om ha mostrato all’ultima di possedere parziale devastante, dominando i rivali grazie ad una bordata nell’ordine del 27.5. Il velocissimo Lagas Bi, trovando un posto lungo la corda, può centrare il marcatore, mentre compito più complesso attende Lex Bieffe e Leroy Bar. Le femmine saranno protagoniste sul miglio del Carlo Cacciari. Anche qui al via un elevato numero di partenti, ben tredici. Favori del pronostico indirizzati su La Rochelle, la cavalla di Cesare Meli che ha ottenuto il record della generazione con un perfetto coast to coast all’ultima uscita, riscattando così l’opaca prestazione fornita a Padova. Il numero in verità non sembra dei più semplici, ma La Rochelle ha dimostrato di sapersela cavare in contesti più complicati. Anche Lovely Bi, terza nell’Emilia di Lana del Rio, sembra nelle condizioni tattiche per ambire alla vittoria. Al suo interno parte Lefirst, la vincitrice dell’Elwood Medium Filly. Anche per la portacolori della Torre, preparata da Massimo Trevellin ed interpretata da Roberto Andreghetti, la corda e la velocità al via sono una solida base da cui partire. Tante altre partecipanti, legittimamente, ambiscono ad un ruolo di primo piano. In particolare suscita interesse Lover Pover, restante su vittoria in 1.14.5 a Montecatini, così come Linda di Casei, ottima seconda nell’Emilia prima di finire squalificata per un banale errore l’ultima volta. Lena di Azzurra deve fare i conti con una meccanica non sempre precisa che ne limita talvolta il potenziale. Liberte gode della fiducia del suo entourage, al pari della veloce Lobelia, terza di posizione a Padova . Lolamar ha vinto in bello stile le ultime due corse, mentre Little Girl Bi e Livian Grif hanno dalla loro la griffe dei rispettivi team, Baroncini e Bellei, che inducono a non trascurarle. In definitiva, una prova omogenea, aperta a più soluzioni, con tante che puntano al successo.

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