Sabato a Roma sono in programma le tre Batterie del Derby che daranno accesso alla finalissima di domenica 12 ottobre.
Come sempre la suddivisione rispetta il regolamento basato sui parametri acquisiti durante il corso della carriera che tiene conto delle somme vinte, in carriera che nel periodo, e dei migliori ragguagli cronometrici conseguiti. Dalla classifica così redatta sono emersi i migliori 36 esponenti della generazione 2005, che secondo il regolamento degli incroci, per suddividere e rendere omogenee le tre prove hanno dato vita alle rispettive composizioni.
Alla Finale avranno diritto i primi tre classificati di ogni batteria più il quarto che avrà ottenuto il miglior riferimento cronometrico a cui si aggiungeranno i migliori due cavalli esclusi della citata classifica. Esaminiamo ora ciascuna prova.
Prima Batteria
In pista l’indiscussa regina della generazione, Lana del Rio.
La pupilla di Santo Mollo dopo essere entrata nella storia come unica ad aver vinto tutte e quattro le prova di Gruppo I previste durante l’arco dell’anno, Giovanardi, Città di Napoli, Nazionale e Marangoni, si appresta ad affrontare la corsa della vita sulle ali di una forma al top. Velocissima al via, dovrebbe riuscire a sfilare al comando e graduando il ritmo a piacere non dovrebbe avere nessun tipo di problema a staccare il pass per la Finale, che in virtù dei risultati conseguiti finora in verità si è già garantita come migliore della classifica.
Ovviamente la vittoria dà diritto ad un numero ottimale nella Finale, dall’uno al tre, visto che la scelta delle posizioni di lancio spetta ai migliori tra i vincitori delle rispettive batterie e poi via via a scalare tra i secondi, terzi e per ultimi i due ripescati. Se Lana prenota indiscutibilmente un posto, e non si vede per ora nessuno in grado di contrastarne lo strapotere almeno in batteria, i restanti due posti sembrano alla portata dei partecipanti con i migliori numeri.
Libeccio Grif, reduce da un notevole terzo posto nel Marangoni, sembra aver raggiunto l’apice della forma proprio in questo periodo. Dopo la casuale rottura in un centrale a corsa vinta, vanificando un rotolo nell’ordine del 1.57 in pista piccola, ha ottenuto la terza piazza a Torino scattando con un violento parziale negli ultimi 800 metri trottati nell’ordine del 56.5.
Il veloce Lando Correvo, piazzato classico in più di una occasione, farà leva come sempre sul numero e sullo scatto al via per garantirsi una posizione ideale, probabilmente in scia a Lana, con cui poter accedere all’atto finale. Letter From Om, dopo una carriera da protagonista a livello di Filly sembra attraversare un periodo di flessione ma anche per la femmina di Paolo Romanelli il numero in corda potrebbe rivelarsi un prezioso alleato per accedere alla finale.
Laser Bi ultimamente ha steccato solo a Torino, ed essendo dotato di secco ed incisivo speed finale spera che qualcuno muova le acque così da riprendere la strada dei piazzamenti classici ottenuti a Napoli, Aversa, Palermo, e Montegiorgio, interrotta soltanto all’ultima uscita. Lino Om e Legier Mb rappresentano le prime alternative, più per la fiducia dei rispettivi entourage che per i risultati finora conseguiti.
Seconda Batteria
Indiscussa favorita Lisa America.
La femmina di JJ Riordan si presenta al via sulle ali di una forma a dir poco strepitosa, grazie alla quale ha saputo vincere le ultime quattro corse a cui ha preso parte. Migliorata in modo sensibile grazie all’adozione della mezze balze ha saputo superare le crisi meccaniche che ne avevano limitato il rendimento durante la prima parte della carriera. Dopo il facile successo nel Terme, con chiusa in 28.4, sono giunte le vittorie in batteria e in finale del Campionato Femminile, dominando in percussione esterna le rivali, e da ultimo quello nel Marangoni Filly, grazie ad un secco cambio di marcia in retta, mostrando così ad ogni uscita di saper aggiungere qualcosa al suo repertorio. Lorenz del Ronco, secondo nel Nazionale e quinto nel Giovanardi, potrà far leva sullo scatto al via per prendere la testa, posizione da cui è lecito aspettarsi un percorso da protagonista, che gli consenta di centrare l’obbiettivo finale.
Lagas Bi, vincitore del Mediterraneo, cercherà di sfruttare il numero e pur sulla lunga distanza, che già in passato ha creato qualche problema, resta un serio candidato al podio. Laika Ek, salita agli onori della cronaca per il successo virtuale di Montegiorgio, tolta dall’ordine d’arrivo per una venale ruotata che l’ha privata del primo alloro classico e del record di 1.12.4, ha dimostrato a Torino nel Marangoni Filly che se la meccanica la sorregge ha poco da temere. Lexus Font, a segno nel recente Premio della Aste, incuriosisce forse più per la scelta di Pietro Gubellini che lo ha preferito a Lex di Jesolo, affidato a Giampaolo Minnucci, che per le reali doti espresse fino a questo momento. Discorso simile per Le Roy Dvs, ardente prospetto di Holger Ehlert che con Enrico Bellei in cabina di regia potrebbe essere la sorpresa della prova. Meritano rispetto anche Little Games e Luxor delle Badie, che si sono già distinti a livello classico.
Terza Batteria
La terza prova sembra essere unaa batteria straniera, visto che sono al via tutti e quattro gli indigeni che fino ad ora hanno svolto la loro carriera oltre confine.
Lord Capar è l’indiscusso leader, e come tale è da ritenere anche come la principale alternativa alla favorita Lana del Rio. Dopo il successo nel Gran Criterium e il quarto posto nell’Allevatori sono seguiti ben sei facili primi posti in terra nordica. Una breve interruzione a causa di una rottura è stata cancellata con una nuova suite di successi, tre, conclusasi con l’ultimo nulla di fatto da nettissimo favorito. Il potenziale messo in mostra in occasione dei citati successi, ricordiamo che l’indigeno affidato ad Orian Kihlstrom, vanta record di 1.12.6 sulla breve ed 1.14.6 sulla lunga distanza, unito alla notevole velocità allo stacco lo rende l’osservato speciale della prova. Capeggiano l’opposizione le punte di diamante di Holger Elhert e Claus Hollmann, ovvero Light Kronos e Levriero Rivarco. Il primo, dopo un periodo di assestamento coinciso con il cambio d’età, sembra aver ritrovato forma e sicurezza, come indicano i successi di Montecatini e Montegiorgio a cui si aggiunge la piazza d’onore del Marangoni. Levriero, il vero cavallo derby di Enrico Bellei, si affaccia per la prima volta nel circuito classico ma le nove vittorie nelle undici corse disputate e le modalità messe in campo sono un biglietto da visita sufficiente per centrare l’accesso alla finale. I compagni di viaggio di Lord Capar sono capitanati da Lou Kronos, con Lutfy Kolgini in sulky e già protagonista, sempre battuto però da Lord, nelle massime prove nordiche. Lavec Kronos, già visto in Italia ed affidato alle cure di Bengt Holm, dovrà far fronte ad un impegnativo numero esterno, mentre Long Dring Lucy e Labirinto Sas, giunti a stretto contatto all’ultima uscita, cercheranno di sfruttare qualche debacle dei più attesi per cercare l’inserimento.
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