Nel nome del padre, così si può etichettare la giornata del Marangoni all’ippodromo di Vinovo Lana del Rio e Lisa America, due figlie di Varenne davanti a tutti.
Dieci anni or sono Varenne siglava il Gran Premio Carlo Marangoni, una ricorrenza che non poteva essere celebrata in modo più degno e appropriato, con il dominio delle sue figlie nella giornata dell’edizione 2008.
Lisa America e Lana del Rio hanno onorato l’occasione, rispettando il ruolo di favorite e regalando un ulteriore saggio di classe, in una stagione per loro magica.
Ha iniziato Lisa America che si presentava al via del Marangoni Filly con i netti favori del pronostico, sulla scia delle recenti vittorie nel Campionato Femminile delle tre anni e nel Filly del società Terme di Montecatini.
Qualche brivido Lisa l’ha avuto solo sulla piegata di fondo, trovandosi alle spalle della leader Lover Power e chiusa all’esterno.
All’imbocco della retta Andrea Guzzinati ha comunque trovato il modo di sprintare, Lisa ha risposto da fuoriclasse piazzando una chiusa in 27.9, isolandosi nettamente nonostante il palo fosse vicino.
Al secondo posto ha chiuso una combattiva Laika Ek, ottima in uno svolgimento tutt’altro che facile, con due curve percorse praticamente in terza ruota, ma in retta ancora reattiva per precedere la calante Lover Power, forse un filo deludente.
La media complessiva di Lisa, da 1.14.1, rende l’idea contraddistinta dalla tattica e spettacolare solo all’epilogo.
La vera star del pomeriggio è stata comunque Lana del Rio, che ha aggiunto il Marangoni alla propria sfilza di successi a seguire che, a un mese scarso dal derby, sta assumendo proporzioni sempre più importanti.
Ferma dal vittorioso Nazionale di inizio luglio, Lana ha messo in mostra la propria classe prendendo subito il comando e gestendo l’andatura lungo l’intero percorso.
Mai in discussione la vittoria per la pupilla di Santo Mollo, che ha messo insieme un primo chilometro da 1.15 abbondante, per poi aprire i rubinetti nel giro finale, cronometrato in 1.12.7. Vittoria in cassaforte a media di 1.13.5, nuovo record della corsa.
Alle spalle di Lana si è svolta la corsa “degli altri”, con l’atteso Light Kronos che nel ruolo di contro-favorito ha rischiato di non correre l’arrivo essendo murato in corda a duecento metri dal palo; qui Andrea Guzzinati, ancora lui, ha trovato il modo di sgabbiare e Light ha messo in mostra uno speed vertiginoso, che in arrivo ha preceduto di poco Libeccio Grif, brillante lungo il percorso a muovere dal fondo del gruppo e ad aggirare l’intera truppa sulla piegata finale, percorsa tra quarta e quinta ruota.
In arrivo si è comunque consumata una saga torinese a tutti gli effetti, con il tris Mollo-Guzzinati –Smorgon che ha relegato alle proprie spalle tutto il resto della truppa.
Gli occhi di tutti stati per le due “varennine” che hanno animato il pomeriggio, profilandosi come prime scelte nel Derby che ormai è alle porte.
L’intero convegno torinese è comunque stato di ottima fattura, Santo Mollo ha guidato alla grande un ispirato ibisco, a segno da 1.13.5 nell’invito di spalla meglio riuscito, che vedeva al via quattro anni di grande qualità.
Ha colpito da 1.13.8 Latin Lover Gams nell’altro invito, Alexia As ha dominato da 1.13 la B-C sul miglio.
Un pomeriggio da ricordare per tutti i presenti, l’ennesima conferma che caratura stalloniera di Varenne è ormai a livelli di prima qualità e, quanto resta da correre nella stagione, difficilmente cambierà i fatti.
dal sito dell'Ippodromo di Vinovo
1 commento:
A Vinovo non si passa...
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