(immagine tratta da vascorossi.net)
26 27 settembre - VASCO ROSSI Raddoppia a BARI
Finalmente arriva a Bari V A S C O R O S S I !!!
Un aggettivo per definirlo in una parola? Ma naturalmente “spericolato”.
Stargli dietro non è facile, non sta mai fermo un momento e quando è qua vuole essere là, quando è là vuole essere da un’altra parte ancora!
“Il mondo fa schifo, non c’è giustizia, solo rapporti di forza. Ecco perchè i sogni e le illusioni ci consentono di andare avanti. E per andare avanti starei sempre in tour”.
Solo quando è sul palco Vasco sta bene, lì si sente a casa, circondato dalla sua famiglia, la band.
E’ passato soltanto un anno dall’ultimo bagno di folla negli stadi, ma quella era un’altra storia, doveva ancora uscire l’album. E’ bastato poco, giusto il tempo di un paio di viaggi a Los Angeles per girare un video e ultimare la lavorazione de “Il mondo che vorrei” e, appena pubblicato l’album, è tornato al lavoro, per preparare la scaletta dei concerti ’08, assieme a Guido Elmi.
Un mese di full immersion nelle prove con la band e poi era già partito per Genova, dove giovedì 22 maggio con la data “0”, c’è stata l’anteprima, per un ristretto pubblico, del tour, partito all’insegna del sold out e dei raddoppi .
Pronto per ricominciare il viaggio e approdare all’Arena della Vittoria di Bari con uno straordinario doppio appuntamento : venerdì 26 e sabato 27 settembre ore 21:30.
E’ uno spettacolo potente, molto “maschio”, decisamente rock.
Di rock duro, vero e rigoroso come il suo ultimo album. Vasco dal palco trasmette una rabbia e una forza incredibili, da vero animale della scena. Trascinato anche da una band ai massimi livelli di energia e affiatamento: si divertono davvero sul palco si percepisce, e quella vitalità arriva dritta alla folla oceanica dei suoi concerti.
Gli ingredienti che fanno di ogni concerto di Vasco un’esperienza straordinaria ed irripetibile sono tantissimi, ma qualcosa contribuisce in modo particolare.
Parte “Qui si fa la storia” e fin dalle prime battute si percepisce che non dà un attimo di tregua, è godimento puro e fiato sospeso dal primo all’ultimo brano. Per oltre 2 ore e mezza. Tanto dura la scaletta che si compone di più di 30 brani, tenendo conto che ci sono due medley, il primo dei quali è una sorpresa esclusivamente riservata ai fans che ne saranno felici.
L’anima e il ritmo della scaletta sono dettati dalle nuove canzoni, che ci sono tutte, o quasi (mancano solamente “Non vivo senza te” e “Ho bisogno di te”).
Tutte sono collegate tra loro dai temi che più spesso ricorrono nelle sue canzoni: contro l’ipocrisia, l’intolleranza, i limiti alle libertà individuali, l’indifferenza.
Torna tutto: non è un caso che siano stati scelti brani come “T’immagini” e “La Noia” particolarmente attinenti a “Il mondo che vorrei” con la differenza che oggi l’ironia della prima si è trasformata in disincanto. Senza peraltro significare rinuncia al sogno di una “Vita spericolata” che qui Vasco canta in versione acustica, pianoforte e voce.
Sono di grande attualità in questa “società così nobile e così antica” canzoni come “Non appari mai”, “L’uomo che hai qui di fronte” e “Gli spari sopra”, che dimostrano la continuità e la coerenza dell’artista.
Come sempre la scaletta prevede brani di grande intensità come “Un senso” e “Sally” e momenti di puro divertimento, tra sesso e rock’n roll, con canzoni come “Gioca con me”, ultimo singolo per le radio, che abbiamo iniziato ad amare dal 23 maggio.
Il palco è definibile “Un mostro di ferro vero”.
Infatti, il palco su cui si muove Vasco è maestoso, ricco di effetti spettacolari.
Ideato dallo studio Gio Forma, è largo 70 metri, profondo 22 metri, alto 25 metri (per un totale di 903 metri quadri di piano calpestabile). Le sue principali caratteristiche sono: Il fondale semicircolare che si sviluppa per 42 mt., composto da circa 1000 specchi convessi che riflettono tutto quello che c’è intorno, 2 megaschermi ad altissima definizione di tecnologia MiStrip (barre led luminose) di 9 mt x 14 che rimandano le immagini dal palco, 1 gigantesco anello ellittico centrale sospeso in aria, composto da 300 barre MiStrip luminose per effetti ed immagini dall’alto, 2 passerelle semicircolari laterali, lunghe 20 metri che entrano fra il pubblico, come per un abbraccio, facendolo sentire sul palco.
Il tocco di magia finale sarà dato dal gioco di luci, studiate dal light design Giovanni Pinna.
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