
Giancarlo Elia Valori, è tra i più importanti studiosi di geopolitica e da molti anni si occupa delle dinamiche mondiali osservando con lungimiranza il lungo processo che ha coinvolto e coinvolge i popoli, le culture e le civiltà del Mediterraneo dall’antichità ai giorni nostri. Il “ Mare Nostrum” è infatti la culla delle civiltà, crogiolo di popoli e di religioni;un mare delle origini nel senso più autentico dell’espressione. Una sorta di grande madre a cui è naturale ricondurre la nostra storia. Prima da protagonista, quando le grandi potenze si affacciavano alle sue sponde e le sue acque erano la principale via di trasporto di uomini e merci, poi da attore minore, quando il suo bacino fu messo in disparte dalla scoperta di nuove rotte, nuove terre e nuove risorse e i Paesi rivieraschi videro il declino della loro influenza politico-militare. Oggi però le cose sono cambiate. In un mondo in cui la religione è tornata ad avere un ruolo predominante, il mare sulle cui sponde si sono sviluppati i tre più grandi filoni monoteisti è di nuovo centrale. Per questo, nel nuovo saggio, appena uscito per i tipi di Rizzoli e destinato a un vasto pubblico, l’autore da risalto, fin dal titolo, all’antinomia tra pace e terrorismo, e con una serrata argomentazione individua in Israele il punto di riferimento dell’Occidente.
Un volume, quello di Valori, ricchissimo di informazioni e di giudizi, caratterizzato da una originalità di pensiero che riesce a fondere – come ha osservato l’ex direttore del Corriere della Sera Stefano Folli, che ne ha curato la presentazione, “la conoscenza della storia e la sensibilità per le relazioni politico-strategiche, sullo sfondo dei grandi flussi economici e commerciali che cambiano nel tempo il volto delle regioni e dei continenti”. Nel corso di questo processo sono cambiate molte cose e sono stati profondamente modificati gli ambiti di riferimento. Proprio per questo l’autore cerca di trovare i valori fondanti comuni tra i popoli, le culture e le religioni nel tentativo arduo di costruire un mondo migliore L’analisi di Valori indica la strada attraverso cui il Mediterraneo può diventare una regione finalmente pacificata. Un’area ampia nella quale europei, arabi e israeliani possano convivere e prosperare insieme. E, non è un caso che la prefazione del volume sia stata scritta di pugno proprio dal Premio Nobel per la pace Shimon Peres, Presidente dello Stato di Israele.
di Gianni Fossati
da L'Opinione delle Libertà
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