Subito in testa l'allieva di Santo Mollo da un capo all'altro in 1.13.4 su Light, Libeccio e Lisa
Si è finalmente disputata la Finale del Derby che ha visto il netto e perentorio successo di Lana del Rio. La femmina di Santo Mollo, dopo aver dominato in lungo ed in largo la stagione imponendosi in tutte le prove disputate durante l’anno con annessi ben tre Gruppi I, Giovanardi, Nazionale, Città di Napoli con l’aggiunta del Marangoni, ha steccato solo in occasione della batteria di qualificazione al Nastro Azzurro. In quell’occasione la figlia di Varenne venne battuta in maniera sconcertante soprattutto per quanto riguarda la modalità della sconfitta, in testa senza colpo ferire, è infatti apparsa vuota e scarica nel momento dell’allungo. Risultato che ne ha sicuramente complicato il percorso della Finale, visto che è stata costretta ad avviarsi con il numero sette, al largo degli avversari dichiarati. In realtà il forzato stop ha forse giovato alla preparazione fisica dell’allieva di Santo Mollo, visto che il suo entourage ha avuto tutto il tempo per porre rimedio alla battuta d’arresto modificandone la preparazione oltre che l’assetto, sperimentando e verificando le dovute contromisure. Lana, favorita del pronostico, si è presentata al via senza ferri ed allo stacco della macchina ha messo in campo secco ed incisivo parziale grazie al quale ha superato l’opposizione interna dei rivali tra cui Lisa America si è dimostrata più reattiva del consueto con la ferma intenzione di contenere l’avversaria. All’atto pratico Lana ha dimostrato di possedere un parziale diverso scattando come una molla e sfilando al comando già all’ingresso della prima curva. Da quel momento in poi Lana ha controllato la situazione sempre e comunque senza mai dare la sensazione di poter essere seriamente messa in pericolo. Il ritmo imposto da Santo non ha concesso avventure all’esterno, e dopo essere transitato al chilometro in un normale 1.16.8, ritmo selettivo senza tirare la volata ad altri, quando ha visto profilarsi ai suoi fianchi Lisa America, ha iniziato a premere sull’acceleratore rintuzzando ogni tentativo di attacco della rivale. All’imbocco della retta Lisa iniziava ad accusare le frazioni, lasciando così la destra libera a Light Kronos, avvicinatosi in scia alla leader dopo una serie di passaggi interni. Ai 200 finali Light ha provato ad uscire dalla scia di Lana ma la femmina non ha battuto ciglio, transitando sul traguardo con una lunghezza comoda di vantaggio.Successo limitato nella misura ma come già anticipato netto nelle modalità, tanto che Santino ha potuto liberare la sua gioia già prima del traguardo lanciando al cielo il frustino. Lana torna così ad essere la Regina della generazione, tanto da portare il nome di una femmina nell’albo d’oro del Derby dopo tantissimo tempo, oltretutto avendo vinto tutte le prove di Gruppo I della stagione riservate alla generazione, caso mai accaduto nella storia. Un successo dunque meritato per una cavalla indiscutibilmente più forte. Lo stop certo ha cambiato buona parte della carte in tavola, ma è altrettanto vero che mai come durante tutto l’iter classico nessuno ha mai pensato di poter scalzare Lana dalla leadership generazionale. Piazza d’onore per Light Kronos, risultato che rappresenta una continuità di rendimento, visto che il pupillo di Enrico Bellei è stato il vincitore dell’Allevatori 2007, disputatosi proprio qui a Roma. Light, dopo essere partito il giusto, ha ripiegato in seconda pariglia alle spalle di Libeccio Grif. Dopo meno di 1000 metri, grazie al calo repentino di Letter From Om, Light è sceso in corda grazie ad una manovra rapida e precisa, posizione che lo ha visto risparmiare più terreno possibile fino ad arrivare a contatto dei primi all’imbocco della retta d’arrivo. Il tentativo di attacco portato da Enrico Bellei è stato più un atto dovuto che concreto, e pur senza mai dare la reale sensazione di poter battere Lana ha coronato con un piazzamento di prestigio una carriera finora esemplare. Al terzo posto ha chiuso Libeccio Grif, pupillo di Marco Smorgon, che si è confermato per l’ennesima volta come il più costante tra i trainer in attività, visto che ogni anno riesce a portare un suo allievo non solo all’atto finale ma anche a centrare il podio. Libeccio, rimasto allo scoperto fin dal via, si è adeguato nella scomoda posizione, riuscendo dopo un giro a prendere la seconda pariglia nella scia di Lisa America protesa sulla battistrada Lana del Rio. Libeccio ha mantenuto sempre e comunque il contatto con i primi trovando le energie per affacciarsi in terza ruota all’ingresso della retta finale, per poi aver ragione di Lisa proprio in prossimità del traguardo. Quattro curve scoperte ed un allungo deciso in mezzo alla pista ne hanno ribadito cuore e polmoni, doti che unite alla grinta lo qualificano come un ottimo prospetto per il prosieguo della carriera. Lisa America ha concluso al quarto posto, battuta per il podio proprio in prossimità del traguardo. La femmina di JJ Riordan ha corso giustamente per vincere, prima ha provato a partire a tutta, con Andrea Guzzinati frusta addosso per cercare di contenere Lana. Rimasta seconda in corda ha preso la via del largo dopo il primo chilometro pressando Lana. In realtà Lisa non ha mai dato la sensazione di poter minacciare seriamente la leader abbozzando già all’imbocco dell’ultima curva, poi in retta dopo che per un attimo ha dato la sensazione di potersi riproporre ha definitivamente accusato lo sforzo mollando la presa tanto da essere risucchiata sia da Light che da Libeccio, perdendo così la terza piazza. In definitiva una piccola delusione visto le premesse e le notevoli attese che ne giusticavano le aspettative. Il marcatore è stato completato da Lexus Font. Il pupillo di Eric Bondo con Pietro Gubellini in sediolo ha subìto il drastico e repentino calo di Letter From Om, costretta a ritirarsi per un problema fisico. Liberatosi dalla scomoda posizione ha avvicinato il gruppo di testa ai 400 finali, restando tuttavia sui suoi passi in retta. Quinta moneta da valutare comunque positivamente, nei preventivi era difficilmente ipotizzabile un risultato migliore. Gli altri in pratica non sin sono mai visti, incapaci di tenere il passo della Regina, Lana del Rio.
Nessun commento:
Posta un commento