"La Loggia Massonica P2 è irripetibile e non se ne parla più, ma la rifarei, senza ombra di dubbio". Con questa dichiarazione si è conclusa la breve apparizione di Licio Gelli a Sanremo, intervenuto come ospite dei Martedì Letterari del Casinò della città dei fiori, iniziativa dalla quale il Cda della casa da gioco ha preso le distanze.
Licio Gelli, il venerabile della P2, era arrivato passeggiando tranquillamente per una delle sue tappe del giro d’Italia presentando i suoi lavori letterari dopo essere stato ospite e conduttore di una seri di trasmissioni sul netweok Odeon Tv. Insieme al "Maestro" hanno preso parte all'incontro gli autori Aldo Mola e Giorgio Galli, che hanno presentato le due opere: "Gelli e la P2 tra cronaca e storia" e "La venerabile Trama", due libri con in mezzo cinquant’anni di storia d'Italia e la figura dell'imprenditore.
Nel centro di Sanremo le misure di sicurezza sono state imponenti: agenti della Digos della questura di Imperia, del commissariato di Polizia di Sanremo e dei Carabinieri. Nessun incidente, ma la contestazione non è mancata. Presenti diversi striscioni del Partito Democratico, dell’Anpi e di altre associazioni che operano nell’ambito sociale e della politica, accompagnati da slogan come "Maestro miserabile, non insudiciare la cultura" oppure "Non vogliamo lezioni da condannati in via definitiva" e ancora ‘"21 aprile 1919 nasce Licio Gelli il golpista (giornataccia...)".
All'interno del Cinema Centrale, luogo dell'incontro, associazioni di centro e di sinistra hanno contestato la presenza di Licio Gelli.
Sulle proteste ricevute per la presenza a Sanremo, Licio Gelli ha così risposto: "Le accoglienze sono tutte belle perché sono fatte persone che capiscono ma non comprendono. Io non so da quale parte sto ma preferisco essere dalla mia".
di Cirdan
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