..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 24 gennaio 2009

"I WON"


"Stiamo vivendo una situazione senza precedenti e la crisi economica deve essere affrontata nel migliore dei modi". Con queste parole Obama ha iniziato la sua prima riunione, da quando ha assunto l'incarico di presidente, con i nove leader democratici e repubblicani alla Casa Bianca, aggiungendo che serve una maggiore sorveglianza della spesa da parte delle istituzioni finanziarie che ricevono denaro.
Per far fronte alla crisi, ha continuato Obama, il piano di stimolo prevede una spesa da 825 miliardi di dollari, e si dovrebbe raggiungere un accordo tra l'Amministrazione e il Congresso entro una settimana.
In cifre questa dovrebbe essere la suddivisione: 358 miliardi per i progetti di opere pubbliche, altri 192 miliardi di spesa e 275 miliardi riguardanti i tagli fiscali.
Il Senato ha cominciato a lavorare su una parte del piano di stimolo, ed in particolare sui 275 miliardi di disposizioni fiscali, compresi i tagli per le imprese e per i produttori di energia rinnovabile che si differenziano dal pacchetto casa.
Il gruppo propone anche un credito d'imposta di 2500$ per contribuire a pagare i college, e 87 miliardi di dollari per aiutare gli Stati che lottano con i loro bilanci, e per il programma di Medcaid a favore dei poveri e ai portatori di handicap.
Il Senato ha inoltre rilasciato una sintesi delle proposte di spesa, compresi i 140 miliardi di dollari per le infrastrutture e la scienza, con 27 miliardi indirizzati alla costruzione e alla riparazione delle strade.
"Mi rendo conto che intorno al tavolo delle trattative ci sono ancora alcune differenze tra l'amministrazione e i membri del Congresso", ha detto Obama, aggiungendo che bisognerà venirsi incontro per non perdere altro tempo di fronte alle problematiche che rendono necessario un intervento immediato, respingendo in maniera colorita le proposte di ridurre al minimo il piano di spesa: "Ho vinto io!", ha ricordato, secondo alcuni presenti.
Il leader repubblicano del Kentucky, Mitch McConnell, si è detto soddisfatto per il tono della riunione e la volontà di Obama e del Congresso dei Democratici di ascoltare le idee repubblicane: "I do think we'll be able to meet the president's deadline", ha detto McConnell mentre lasciava la Casa Bianca.

di Cirdan

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