Ogni qual volta che un episodio arbitrale non venga digerito da Tizio o da Caio, c'è sempre di mezzo la Juventus. Ogni qual volta.
E casualmente si fa sempre un gran baccano, scrivendo a nove colonne "che scandalo!"
Ed è come il "tana libera tutti", che salva coloro che vengono "aiutati" da errori in "Buona Fede"
Ma stavolta Moggi non c'entra niente, o per essere più precisi non c'è.
Alcuni scrivono che il mondo del calcio è medievale, sostenendo che se fossero prese in considerazione le nuove tecnologie il calcio potrebbe diventare democratico, e chi detiene il potere non potrebbe più esercitarlo, mettendo in condizione anche chi non si chiama Juve, Inter o Milan di vincere il campionato.
Ma anche in questa circostanza Moggi non c'entra niente, o per essere più precisi non c'è.
Altri hanno indetto un'iniziativa - pacifica - per il turno infrasettimanale che si terrà mercoledì 28, scrivendo su di una maglietta viola che "tre indizi fanno una prova".
La Disciplinare, trentaquattro mesi fa, mescolando tre indizi è riuscita addirittura ad inventare un illecito (strutturato, associativo o ambientale; erano incerti anche sul nome da assegnare), naturalmente senza che una legge lo provasse.
Lì Moggi c'era, ma la legge mancava, ed oggi ne abbiamo la prova.
Si chiama "Buona Fede", o almeno così si sente dire in giro.
Nessun commento:
Posta un commento