..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 25 febbraio 2009

OCCASIONI E PAROLE

Nel mondo, in Europa e in Italia si parla da mesi della crisi che ha colpito l’intero sistema economico. Vuoi per il quantitativo abnorme di titoli tossici che hanno inquinato il sistema bancario, vuoi per una mancanza obiettiva del valore del denaro.
La crisi del credito ha portato con se il crollo dell’economia, e le conseguenze sono state inevitabili: perdita dei posti di lavoro; chiusura di molte attività; mancanza di liquidità; difficoltà per le medie-piccole imprese.
Se a questo si aggiungono, in questo breve periodo, le diverse letture di come si potrebbe “sfruttare” la crisi per trovare le migliori soluzioni per la ripresa, emerge, a partire dall’amministrazione Obama, una necessità: agire in fretta.
E sarebbe cosa buona e giusta, oltre che agire in fretta, cercare di sfruttare, in un momento di difficoltà come questo, ogni occasione per promuovere qualunque attività lavorativa.
Nello specifico, a distanza di una settimana, ci domandiamo come mai, durante la manifestazione festivaliera della canzone italiana, non si sia trovata la ghiottissima occasione per promuovere le industrie dei fiori della Riviera ligure.
I numeri parlano chiaro: oltre 20 mila addetti ai lavori; 6.000 aziende impegnate quotidianamente nel comparto floricolo; la prima attività economica della provincia di Imperia.
Nonostante questo, all’interno del teatro Ariston di Sanremo, non è stata presa nessuna iniziativa che promuovesse il settore; né sotto l’aspetto puramente ospitale: un gesto di dono ad ospiti e concorrenti con un bouquet di fiori; né tantomeno sotto l’aspetto promozionale: uno spot che evidenziasse l’attività svolta nella città dei fiori.
Riccardo Giordano, Presidente dell'UcFlor -Mercato dei Fiori di Sanremo -, non ha mancato di far notare attraverso le agenzie di stampa la propria delusione. ''Prendiamo atto che il Festival da oggi non è più per noi uno strumento per la promozione della produzione floricola di Sanremo e della Riviera dei Fiori, e non possiamo che trovare strano l'atteggiamento delle istituzioni locali che decidono di non tutelare la presenza dei fiori della Riviera in un potenziale palcoscenico di grande interesse quale dovrebbe essere il Festival".
Parole durissime quelle usate da Riccardo Giordano, che ha aggiunto: ''Nel momento in cui la Rai, quando vuole non ha alcun problema a promuovere altri territori inventando, promuovendo e trasmettendo fiction costose non si riesce a comprendere come possa essere così difficile pubblicizzare, in una manifestazione così popolare e vista in tutto il mondo, la prima risorsa economica del ponente ligure. E' evidente che si tratta di cattiva volontà!''.
Non vogliamo criticare la manifestazione in sé, ma rimarcare l’operato di chi non abbia preso minimamente in considerazione la visibilità del Festival della Canzone, mancando di promuovere un settore in cui operano oltre 6.000 aziende.
Da più fronti le parole sono state, ad oggi, molte, demagogicamente perfette.
Ma le parole non bastano per far riprendere l’economia, servono idee e soprattutto fatti.
E se si perde un'ottima opportunità per valorizzare uno dei tanti settori colpiti dalla recente crisi, non si può far altro che constatare, in un momento difficile come questo, che si tratti davvero di una dimenticanza imperdonabile.
Daltronde Sanremo è la Città dei Fiori, capitale della Riviera dei Fiori e non la Città della Musica, capitale della Riviera della Musica, e con tutta "Sincerità" e come se a Montalcino si promuovesse il Cinema e non il Brunello ...un elemento imprescindibile, proprio come il testo della canzone vincitrice della sezione nuove proposte.

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