L’aula bunker di Poggio Reale ospiterà il dibattimento della prima udienza di calciopoli, dopo lo slittamento di gennaio a causa di un difetto di notifica.
Oltre a Moggi, sono imputati Marcello Ambrosino, Paolo Bergamo, Paolo Bertini, Enrico Ceniccola, Antonio Dattilo, Massimo De Santis, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, Mariano Fabiani, Maria Grazia Fazi, Pasquale Foti, Silvio Gemignani, Claudio Lotito, Gennaro Mazzei, Innocenzo Mazzini, Leonardo Meani, Sandro Mencucci, Pierluigi Pairetto, Claudio Puglisi, Salvatore Racalbuto, Pasquale Rodomonti, Ignazio Scardina e Stefano Titomanlio.
Si procederà alla costituzione delle parti civili e dovranno essere prese decisioni sulle intercettazioni e sugli innumerevoli testimoni citati dalla difesa e dall’accusa. I legali di L. Moggi hanno preannunciato la richiesta di un'eccezione di competenza territoriale.
Anche la Juventus entrerà nel processo, presenterà una memoria difensiva, chiamata a rispondere per responsabilità civili degli effetti del sistema “Moggi”. Qualora il comportamento di L. Moggi venisse reputato colpevole con atti compiuti per conto del club bianconero, potrebbe configurarsi una responsabilità civile della società piemontese costretta, quindi, a pagare. Se, viceversa, Moggi verrà assolto, cadrà automaticamente la responsabilità civile della Juventus.
Nel procedimento risultano costituite parti civili oltre alla Federazione Italiana Gioco Calcio,anche le società Brescia, Bologna (sia quella attuale, sia la società dichiarata fallita negli anni scorsi), Atalanta, Lecce, Roma e la società fallita della Salernitana. Si sono costituite parti civile anche alcune associazioni di consumatori. Istanze sono state presentate anche da privati cittadini. Anche la società editrice EdiGamma si è costituita parte civile: chiede i danni per la mancata assegnazione del titolo alla Juventus avendo stampato 1 milione di figurine della Juventus campione d'Italia.
Richieste di risarcimenti danni anche dal ministero delle Finanze e dal ministero delle Politiche giovanili (nel 2006 guidato da Giovanna Melandri), l'avvocatura e i monopoli di Stato e la Rai.
Le tesi dell’accusa : ...continua
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