Oggi a Teheran si apriva la quarta Conferenza Internazionale per il supporto alla Palestina, e la suprema Guida iraniana – l'ayatollah Khamenei – ha dato un’altra prova del suo atteggiamento conciliante, della serie ora e sempre pugno chiuso: “Bisogna rompere l'aura di impunità dei criminali sionisti, processare i vertici politici e militari del regime usurpatore che hanno avuto un ruolo nella tragedia di Gaza”. L’Operazione “Piombo Fuso” è stata una prova degli “istinti criminali e selvaggi di Israele”, un “genocidio di civili”, di donne e bambini, di scuole moschee e ospedali distrutti. Neppure un accenno ai fidi scudieri iraniani di Hamas, che hanno provocato la reazione israeliana con la loro ideologia mortuaria, sacrificale e al limite della follia.
Non poteva mancare anche una dedica affettuosa al presidente Obama, accusato di seguire la stessa “strada sbagliata” di Bush. “Anche il nuovo presidente americano, arrivato al potere con gli slogan di voler cambiare le politiche del suo predecessore, sta difendendo il terrorismo di Stato israeliano parlando di impegno incondizionato nei confronti della sicurezza sionista”.
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