..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 4 marzo 2009

MORALI CRIMINALI

Il delirio che sta accompagnando in questi giorni il mondo del pallone ha superato il segno. C'è addirittura chi, nonostante José Mourinho abbia esagerato, ipotizzando anche quello che succederà in futuro, sostiene che c'é stato un periodo buio, ma che oggi non è più così.
Allora faccio un passo indietro, rifletto e scrivo; perchè non vorrei mai che se uno sta zitto rischia di passare, come dice Spalletti, per coglione.
La materia è sempre la stessa: il calcio.


Ieri un semplice fallo a centrocampo, un fuorigioco millimetrico, e mettiamoci anche per la parcondicio, un fallo evidente non sanzionato, veniva giudicato in maniera diametralmente opposta. Un'ipotetica cupola che si annidiava all'interno di una stanza dei bottoni per programmare un intero campionato, fu il capro espiatorio. Si sposavano i termini più roboanti per scriverli sui giornali, per manifestarli ad uno stadio, per celebrarli in televisione. Il "sentimento popolare" è insorto sotto i colpi delle senteze mediatiche, giungendo fin dentro le aule dei tribunali sportivi, per poi trovarsi scritto nelle carte giudiziarie.
Oggi nella stessa scuola la materia è la medesima, con annessi professori e presidi, e gli errori sono aumentati. Allora ci domandiamo: ma se parte di questa materia è stata considerata materia puramente criminale, dobbiamo pensare che oggi come ieri gran parte di quel "sistema" sarebbe un sistema criminale?
Oggi il "sistema" pubblicizza uno slogan, ma sarebbe bene che qualcuno si alzasse per dire: "come oggi gli errori sono in buona fede, altrettanto lo erano ieri".
Il problema della "moralizzazione" del mondo del calcio è una tematica seria, che si sarebbe dovuta affrontare con serietà e rigore, senza infingimenti né ipocrisie, senza ingiustizie né processi sommari.

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