..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 21 marzo 2009

OBAMA LANCIA SEGNALI DI PACE

La risposta di Tehran alla “storica apertura” di Barak Obama è stata irriverente nella forma e nella sostanza. Né Khamenei, né Ahamadinejad hanno per ora ritenuto di rispondere, e hanno delegato la prima reazione a un oscuro “consigliere per i media”, Ali Akbar Javanfekr: “Accogliamo con favore la volontà del presidente americano di mettere da parte le nostre divergenze passate”. Ma Javanfekr ha subito tirato una stoccata polemica: “Il modo per arrivarci non è però di chiedere all’Iran di dimenticare unilateralmente il comportamento aggressivo degli Usa in passato” e ha preteso da Obama una “riparazione dei loro errori”, non solo quelli storici, da Mossadeq al 1988, ma anche e soprattutto quelli dell’oggi. Un elenco di “errori” che suona come una sfida beffarda agli stessi assi portanti della strategia degli Usa e di Obama: “Le sanzioni economiche contro Teheran; il cieco sostegno Usa al regime usurpatore di Israele, a commettere le sue azioni violente, tra cui l’arresto di musulmani (riferimento ad Hamas) o il sostegno ai gruppi terroristi nel mondo”. Il tutto, subito rafforzato dal ministro dell’Energia, Parviz Fattah, che ha annunciato proprio ieri che la centrale nucleare di Busher entrerà in funzione entro 20 giorni, che il programma atomico iraniano continua a pieno ritmo, aggiungendo: ...continua

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