Il destino lo ha portato ad Assen, lo ha voluto otto volte Campione del Mondo, lo ha celebrato oggi per le sue 100 vittorie nel Motomondiale. Valentino Rossi raggiunge la tripla cifra nei successi accumulati in carriera, per una bacheca impareggiabile. Per tutti, quasi per tutti, fatta eccezione per Giacomo Agostini che dall’alto delle sue 122 affermazioni (o 123? Per carità, non entriamo in questa eterna diatriba..) resta al comando in questa illustre classifica. Prima inavvicinabile, oggi raggiungibile, quasi “ad un passo” grazie a questo Valentino, leader di campionato in solitaria per una gara vissuta con la seconda doppietta consecutiva Yamaha complice il piazzamento d’onore di Jorge Lorenzo, secondo con un buon ritmo, ma costretto ad alzar bandiera bianca per una partenza difettosa. Cento di queste vittorie, Vale, 131 i punti in campionato dove cambia poco, nulla, dato che l’ordine di gara rispecchia l’esatto prospetto della classifica. Rossi ok, 131, ma c’è Lorenzo a 126, Stoner a 122 pagando un’altra gara difficile dove con la sua Ducati le ha provate tutte, senza riuscire in miracoli di recente memoria.
Si va a Laguna Seca con Valentino Rossi che raggiunge uno dei suoi obiettivi, con nel mirino Giacomo Agostini, ma con degli avversari in pista e non negli annali che lo hanno battuto e sono determinati a farlo ancora. In California ci proverà Jorge Lorenzo, ma sicuramente Casey Stoner per il “Rematch” dello scorso anno, sperando in una condizione tecnico-fisica ottimale. Qualcosa di più c’è bisogno in Honda, dove Dani Pedrosa ha provato l’impossibile per stare con i tre davanti ai primi giri, salvo scivolare per un proprio errore. In casa HRC c’è quindi Andrea Dovizioso? Niente affatto: poche tornate più tardi, stesso punto, ed il forlivese a terra. Se non c’è Pedrosa a fare il risultato, non c’è nemmeno il nuovo acquisto: solo moto, o anche piloti? Di certo a Tokyo si invidia (ma non diciamolo) il lavoro sull’asse Iwata-Gerno di Lesmo, che piazza anche Colin Edwards al quarto posto (Stoner, ancora una volta, “l’intruso”) e James Toseland ritrovato al secondo posto dietro a Chris Vermeulen. Quattro M1 ai primi sei posti: che dire, ben fatto!
In Ducati tuttavia si può abbozzare un sorriso per Nicky Hayden nella top ten, Mika Kallio autore di una gran prova fino alla scivolata finale, con Niccolò Canepa 14° giusto all’ultimo giro. Alla Suzuki segnali di risveglio grazie a Chris Vermeulen, quinto e ormai fuori squadra, meno con Loris Capirossi in lotta con il folto gruppetto di metà classifica e solo decimo. A Marco Melandri un 13° posto, alla MotoGP la celebrazione di una leggenda: Valentino Rossi, adesso sì sono 100 vittorie.
Cronaca di Gara
Come da previsioni Pedrosa è il più veloce al via, prende subito il comando su Rossi, Stoner, Vermeulen, Edwards e Lorenzo. Subito bagarre con Stoner che alla staccata della “Ruskenhoek” in un sol colpo passa Rossi e Pedrosa, ma Valentino non ci sta e sfruttando una piccola sbavatura del rivale lo ripassa all’inizio del secondo giro alla “Madijik”. Classifica compatta, competitiva e prevedibile, con Rossi a capeggiare il quartetto di testa composto da Stoner, Pedrosa e Lorenzo che si è fatto largo su Vermeulen riprendendo in pochi metri i tre fuggitivi. Al terzo giro siamo già sotto il record della pista grazie all’1′36″714 di Valentino Rossi: Lorenzo capisce il momento e decide di rompere gli indugi su Pedrosa, conquistando la terza posizione. Il catalano, che paga qualcosa nei confronti degli altri, non può che forzare con il risultato di perdere l’anteriore alla “Haarbocht”, gara finita e con sè tutte le speranze di un riaggancio in campionato ormai impossibile.
Ben altro discorso per i tre di testa, dove Rossi viaggia ad un passo inavvicinabile se non per Lorenzo, il quale scavalca Stoner per provar a recuperare l’1″5 di svantaggio sul compagno di squadra. Difficile, specie se il “Dottore” decide di forzare ulteriormente il ritmo, sempre sull’1′36″5, qualche centesimo a giro del maiorchino che paga la brutta partenza. Paga forse lo scotto di una Ducati non a livello delle Yamaha Stoner, ormai standardizzato in terza posizione precedendo Andrea Dovizioso che si è portato in quarta posizione, seppur per poco. Decimo giro, stesso punto di Pedrosa, medesima scivolata: zero punti per il team Repsol, ci sarà da discutere nel dopo gara.
Quarto posto ereditato così da Colin Edwards a preceder Chris Vermeulen ed un ritrovato James Toseland, sesto a capeggiare il folto gruppetto dove si notano Mika Kallio, Nicky Hayden, Randy De Puniet, Alex De Angelis e Loris Capirossi. La lotta è qui, perchè davanti non c’è proprio più storia: Valentino Rossi festeggia la 100° vittoria in carriera, si porta in solitaria al comando in classifica a preceder Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Quarto Edwards, vola a terra Mika Kallio all’ultimo giro, ma è festa grande per Valentino Rossi.
MotoGP World Championship 2009
Si va a Laguna Seca con Valentino Rossi che raggiunge uno dei suoi obiettivi, con nel mirino Giacomo Agostini, ma con degli avversari in pista e non negli annali che lo hanno battuto e sono determinati a farlo ancora. In California ci proverà Jorge Lorenzo, ma sicuramente Casey Stoner per il “Rematch” dello scorso anno, sperando in una condizione tecnico-fisica ottimale. Qualcosa di più c’è bisogno in Honda, dove Dani Pedrosa ha provato l’impossibile per stare con i tre davanti ai primi giri, salvo scivolare per un proprio errore. In casa HRC c’è quindi Andrea Dovizioso? Niente affatto: poche tornate più tardi, stesso punto, ed il forlivese a terra. Se non c’è Pedrosa a fare il risultato, non c’è nemmeno il nuovo acquisto: solo moto, o anche piloti? Di certo a Tokyo si invidia (ma non diciamolo) il lavoro sull’asse Iwata-Gerno di Lesmo, che piazza anche Colin Edwards al quarto posto (Stoner, ancora una volta, “l’intruso”) e James Toseland ritrovato al secondo posto dietro a Chris Vermeulen. Quattro M1 ai primi sei posti: che dire, ben fatto!
In Ducati tuttavia si può abbozzare un sorriso per Nicky Hayden nella top ten, Mika Kallio autore di una gran prova fino alla scivolata finale, con Niccolò Canepa 14° giusto all’ultimo giro. Alla Suzuki segnali di risveglio grazie a Chris Vermeulen, quinto e ormai fuori squadra, meno con Loris Capirossi in lotta con il folto gruppetto di metà classifica e solo decimo. A Marco Melandri un 13° posto, alla MotoGP la celebrazione di una leggenda: Valentino Rossi, adesso sì sono 100 vittorie.
Cronaca di Gara
Come da previsioni Pedrosa è il più veloce al via, prende subito il comando su Rossi, Stoner, Vermeulen, Edwards e Lorenzo. Subito bagarre con Stoner che alla staccata della “Ruskenhoek” in un sol colpo passa Rossi e Pedrosa, ma Valentino non ci sta e sfruttando una piccola sbavatura del rivale lo ripassa all’inizio del secondo giro alla “Madijik”. Classifica compatta, competitiva e prevedibile, con Rossi a capeggiare il quartetto di testa composto da Stoner, Pedrosa e Lorenzo che si è fatto largo su Vermeulen riprendendo in pochi metri i tre fuggitivi. Al terzo giro siamo già sotto il record della pista grazie all’1′36″714 di Valentino Rossi: Lorenzo capisce il momento e decide di rompere gli indugi su Pedrosa, conquistando la terza posizione. Il catalano, che paga qualcosa nei confronti degli altri, non può che forzare con il risultato di perdere l’anteriore alla “Haarbocht”, gara finita e con sè tutte le speranze di un riaggancio in campionato ormai impossibile.
Ben altro discorso per i tre di testa, dove Rossi viaggia ad un passo inavvicinabile se non per Lorenzo, il quale scavalca Stoner per provar a recuperare l’1″5 di svantaggio sul compagno di squadra. Difficile, specie se il “Dottore” decide di forzare ulteriormente il ritmo, sempre sull’1′36″5, qualche centesimo a giro del maiorchino che paga la brutta partenza. Paga forse lo scotto di una Ducati non a livello delle Yamaha Stoner, ormai standardizzato in terza posizione precedendo Andrea Dovizioso che si è portato in quarta posizione, seppur per poco. Decimo giro, stesso punto di Pedrosa, medesima scivolata: zero punti per il team Repsol, ci sarà da discutere nel dopo gara.
Quarto posto ereditato così da Colin Edwards a preceder Chris Vermeulen ed un ritrovato James Toseland, sesto a capeggiare il folto gruppetto dove si notano Mika Kallio, Nicky Hayden, Randy De Puniet, Alex De Angelis e Loris Capirossi. La lotta è qui, perchè davanti non c’è proprio più storia: Valentino Rossi festeggia la 100° vittoria in carriera, si porta in solitaria al comando in classifica a preceder Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Quarto Edwards, vola a terra Mika Kallio all’ultimo giro, ma è festa grande per Valentino Rossi.
MotoGP World Championship 2009
Assen, Classifica Gara
01- Valentino Rossi - Fiat Yamaha Team - Yamaha YZR M1 - 26 giri in 42′14.611
01- Valentino Rossi - Fiat Yamaha Team - Yamaha YZR M1 - 26 giri in 42′14.611
02- Jorge Lorenzo - Fiat Yamaha Team - Yamaha YZR M1 - + 5.368
03- Casey Stoner - Ducati Marlboro Team - Ducati Desmosedici GP9 - + 23.113
04- Colin Edwards - Monster Yamaha Tech 3 - Yamaha YZR M1 - + 29.114
05- Chris Vermeulen - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki GSV-R - + 33.605
06- James Toseland - Monster Yamaha Tech 3 - Yamaha YZR M1 - + 39.347
07- Randy De Puniet - LCR Honda MotoGP - Honda RC212V - + 39.543
08- Toni Elias - San Carlo Honda Gresini - Honda RC212V - + 39.774
09- Nicky Hayden - Ducati Marlboro Team - Ducati Desmosedici GP9 - + 39.823
10- Loris Capirossi - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki GSV-R - + 40.673
11- Alex De Angelis - San Carlo Honda Gresini - Honda RC212V - + 46.100
12- Marco Melandri - Hayate Racing Team - Kawasaki ZX-RR - + 57.777
13- Sete Gibernau - Grupo Francisco Hernando - Ducati Desmosedici GP9 - + 1′05.366
14- Niccolò Canepa - Pramac Racing - Ducati Desmosedici GP9 - + 1′09.897
15- Yuki Takahashi - Scot Racing Team - Ducati Desmosedici GP9 - + 1′09.930
16- Gabor Talmacsi - Scot Racing Team - Ducati Desmosedici GP9 - + 1′25.099
Alessio Piana
Alessio Piana
La prima cosa che è venuta in mente a Valentino Rossi appena sceso dalla moto è di vincere ancora. Cento vittorie? Non sono abbastanza, non per lui che vuol vincere ancora tanto.
“Per me è un giorno speciale, 100 vittorie è un grande risultato che non pensavo di riuscire di raggiungere fino a poco tempo fa“, afferma Valentino Rossi. “Non posso però perder la concentrazione perchè voglio vincere ancora“.
Anche perchè Giacomo Agostini, recordman di successi, è (ufficialmente) a 122 vittorie, 22 di distacco che si possono raggiungere nel futuro.
MotoGP Assen: Jorge Lorenzo “Valentino, questo è il tuo giorno”“Per me è un giorno speciale, 100 vittorie è un grande risultato che non pensavo di riuscire di raggiungere fino a poco tempo fa“, afferma Valentino Rossi. “Non posso però perder la concentrazione perchè voglio vincere ancora“.
Anche perchè Giacomo Agostini, recordman di successi, è (ufficialmente) a 122 vittorie, 22 di distacco che si possono raggiungere nel futuro.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, Jorge Lorenzo ha conquistato un altro podio. Pensando al bicchiere mezzo vuoto, è stato battuto sonoramente da Valentino Rossi. Non aveva il feeling con la sua M1, in più una partenza sbagliata non ha concesso altra chance al pilota spagnolo di chiuder in seconda posizione, complimentandosi logicamente con Rossi per la 100° vittoria.
“Prima di tutto devo dire “Congratulazioni!” a Valentino, perchè questa sua centesima vittoria è qualcosa di incredibile“, afferma Jorge Lorenzo. “Questa è sicuramente la sua giornata, bravo davvero“.
Al di là dei complimenti al suo compagno di squadra al Fiat Yamaha Team, Jorge può ritenersi soddisfatto del secondo posto che vale il personale 50° podio in carriera, anche se c’è il rammarico per una partenza difficile.
“Al via son partito male, ho perso diverse posizioni e per portarmi al secondo posto ho preso qualche rischio. Ho dovuto farlo in fretta perchè Valentino era già in fuga e sapevo che tutto sommato potevo far un buon ritmo. Purtroppo oggi non avevo un buon feeling, la moto si chiudeva davanti ed il bilanciamento non era proprio perfetto. A quel punto ho preferito dosare il gas e non rischiare, il secondo posto è utile, per me è il 50° podio e siamo a soli 5 punti dalla testa della classifica“.
“Prima di tutto devo dire “Congratulazioni!” a Valentino, perchè questa sua centesima vittoria è qualcosa di incredibile“, afferma Jorge Lorenzo. “Questa è sicuramente la sua giornata, bravo davvero“.
Al di là dei complimenti al suo compagno di squadra al Fiat Yamaha Team, Jorge può ritenersi soddisfatto del secondo posto che vale il personale 50° podio in carriera, anche se c’è il rammarico per una partenza difficile.
“Al via son partito male, ho perso diverse posizioni e per portarmi al secondo posto ho preso qualche rischio. Ho dovuto farlo in fretta perchè Valentino era già in fuga e sapevo che tutto sommato potevo far un buon ritmo. Purtroppo oggi non avevo un buon feeling, la moto si chiudeva davanti ed il bilanciamento non era proprio perfetto. A quel punto ho preferito dosare il gas e non rischiare, il secondo posto è utile, per me è il 50° podio e siamo a soli 5 punti dalla testa della classifica“.
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