Vasco Rossi: neverending in 365 giorni
Era dal 1996 che il Blasco non affrontava spazi chiusi
Zocca - Lo aveva detto "sto pensando ad un tour alla Dylan spazi più chiusi e durate che mi diano la possibilità di considerare in divenire la mia produzione musicale". Ora il più grande rocker italiano di sempre ha detto si. Si distanzierà dalle folle oceaniche che accompagnano da sempre le sue esibizioni per un ambiente più intimo e più dedicato alla costruzione della scaletta che varirà di data in data. Lui è Vasco Rossi.
Il tour indoor dell'unico italiano che mette tutti d'accordo, dell'unico cantante che è stato in grado di abbracciare 4 generazioni di italiani e il solo per cui valga la pena di usare la parola musica nel nostro paese, ha una sola cosa sicura per ora: il 6 ottobre la partenza per non avere ancora una fine vera e propria. Su Vasco se ne sono dette di ogni e qualsiasi discorso risulterebbe ridondante, la realtà è che non è necessario, per lui, ritagliarsi delle apparizioni di circostanza sfruttando drammi umani ad alto contenimento. Per lui non è necessario altro che essere sè stesso.Non ha mai perso quella modestia che è la base per far germogliare qualsiasi talento creativo, non ha scritto brutti romanzi o poesie, nè ha girato film orrendi, si è limitato a fare quello che sa fare meglio: mettere in musica delle storie con una semplicità e una forza che arriva alla gente in maniera trasversale.
Vasco stesso ha ricordato "nel 2009 l'interesse e' per un 'momento in cui il mondo che vorrebbe ha bisogno di un dialogo piu' intimo', di solidarieta" I biglietti saranno in vendita da metà agosto ogni data è già annunciata come un evento, mai più come ora c'è bisogno del filosofo di Zocca. Forse la generazione di sconvolti ha ancora un eroe.
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